Quel 'Santa Colomba' terra di conquista si sta trasformando in fortezza, nella quale raccogliere i punti per provare a conquistare una salvezza difficile, ma non impossibile. Il successo ottenuto contro il Crotone, ci ha consegnato un Benevento vivo, voglioso di provare a scrivere una bella pagina di storia, desideroso di difendere con le unghie e con i denti la sbalorditiva promozione in A conquistata meno di un anno fa.
La Strega può farcela, può rendere realtà i sogni di migliaia di tifosi giallorossi che si sono stretti in maniera passionale, osiamo dire viscerale, intorno alla squadra di De Zerbi. Come Purusha associata a Prakriti nel momento della creazione dell'universo. Spirito e mente. Il Benevento sta inseguendo il sogno, può renderlo realtà per tre buoni motivi:
IL NUOVO CHE AVANZA - A gennaio il Benevento ha cambiato pelle. Meglio tardi che mai, verrebbe da dire. Durante la sessione invernale del calciomercato, la dirigenza beneventana, con in testa il patron Vigorito, è stata mossa dall'idea di rinforzare la rosa, intervenendo massicciamente in ogni reparto per consegnare al tecnico De Zerbi il materiale umano necessario per provare a conquistare la salvezza. I sanniti hanno così comprato 8 giocatori, molti dei quali li avete senz'altro visti all'opera in palcoscenici ben più altisonanti rispetto a quello nel quale oggi sono chiamati ad offrire quel contributo utile alla causa sannita. Puggioni, Billong, Sagna, Tosca, Guillherme, Sandro, Djuricic e Diabatè. Un calciomercato assurdo, potrebbe sembrare un’adunata di giocatori consumati nel fisico e nelle motivazioni, vecchie glorie, ex talenti, nomi esotici misteriosi ed invece da queste prime uscite si è notato che tutti sono sbarcati a Benevento uniti dallo stesso intento, salvare la barca e condurla in un porto sicuro, quello della permanenza in Serie A. Le sconfitte contro il Napoli e Roma ci stanno, ma la Strega ha giocato in entrambe le occasioni a viso aperto, uscendo a testa alta, senza sfigurare. Poi, al primo impegno più alla portata, uno scontro diretto, ecco che i campani hanno piazzato la stoccata vincente, con due delle tre reti che hanno portato la firma di new entry: Sandro e Diabate. Crotone k.o al 'Vigorito', la rincorsa può proseguire.
CALENDARIO (CASALINGO) NON IRRESISTIBILE - Meno tredici. E' il numero delle partite che restano da giocare da qui al 20 maggio, data nella quale è in programma l'ultima giornata di campionato. Sette trasferte e sei gare casalinghe, un calendario non semplicissimo nel complesso, ma neanche irresistibile, considerando che si tratta di Serie A. Le due trasferte milanesi, e quella romana sponda biancoceleste sono obiettivamente complicate, ma fare punti a Firenze, e soprattutto a Reggio Emilia (Sassuolo) e Ferrara non è missione impossibile. Considerando l'ultima di campionato a Verona, in casa di un Chievo probabilmente già salvo, nell'ultima di campionato qualora servissero come il pane, i tre punti non dovrebbero scappar via. Quello casalingo è un buon calendario. Togliendo l'impegno con la Juventus, fuori portata, quelle contro Hellas Verona, Cagliari, Udinese e Genoa non sanno di livello di difficoltà 10, considerando una scala 1-10. L'infrasettimanale del 18 aprile, in notturna contro l'Atalanta, potrebbe riservare più di un'insidia, occorre fare il tifo per la Dea in Europa League.
IL 12ESIMO UOMO IN CAMPO - Il pubblico beneventano è felice della vittoria e crede fermamente nel 'Benevento 2.0' messo sù in pochi giorni subito dopo il Capodanno. La vittoria contro i pitagorici di Walter Zenga, ha accresciuto l'entusiasmo. Era la classica partita da dentro o fuori, oltreoceano l'avrebbero etichettata come una 'must win', l'ultima possibilità per tenere viva la fiammella di speranza. La gente, dopo l'urrà di ieri, ci crede, fermamente. Già contro il Crotone la risposta della città è stata più che sufficiente, da sette pieno in pagella, una cornice di pubblico che di certo merita ben altro, ma per la gente va bene così, ha apprezzato a dismisura l'atteggiamento della squadra che ha gettato il muscolo cardiaco oltre l'ostacolo e conquistato la vittoria al fotofinish, grazie al guizzo dell'alfiere Diabate, subito entrato nei cuori dei tifosi. Al triplice fischio finale, canti e balli, un 'Carnevale' posticipato di qualche giorno. Ed un coro, innalzato al cielo: "Resteremo, resteremo, restero in Serie A". Sarà esodo a Milano, sabato sera, in casa dell'Inter. Il calore del pubblico, il dodicesimo uomo in campo, potrà giocare un ruolo decisivo nelle sorti del finale di campionato degli Stregoni.