Napoli - Le parole di Insigne, Allan e Sarri dopo la vittoria sulla SPAL

Il numero 24 azzurro lancia la sfida: "Per lo Scudetto dobbiamo vincerle tutte". Mentre il tecnico si sofferma più sulla prestazione: "Se non chiudiamo le partite è un attimo e si perdono punti". Tutte le dichiarazioni dopo l'1-0 del San Paolo

Napoli - Le parole di Insigne, Allan e Sarri dopo la vittoria sulla SPAL
I giocatori azzurri dopo il gol decisivo di Allan di oggi. | SSC Napoli, Twitter.
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Di Gianluigi Sottile

Ancora una volta, sorpasso e contro-sorpasso in questa 25esima giornata di Serie A. La Juventus nell'anticipo delle ore 12:30 aveva vinto, ai danni del Torino, nel suo derby; ha risposto presente, il Napoli, giusto poco dopo, liquidando la pratica SPAL per 1-0 senza troppi problemi. Un solo gol, firmato Allan, ma una prestazione di ottimo livello degli azzurri, un'ottima risposta dal punto di vista mentale per la squadra, sconfitta giovedì in Europa League dal Lipsia. Proprio di questo ha parlato Lorenzo Insigne, a caldo, dopo il successo ai microfoni di Sky Sport; poi però, il classe 1991 si è soffermato anche su altri punti: "Abbiamo dato una grande risposta perchè giovedì non abbiamo fatto benissime, ne eravamo consapevoli. Oggi pomeriggio abbiamo dato la dimostrazione che se ci impegnamo tutti, non prendendo nessuna partita sottogamba, possiamo battere chiunque. L'abbiamo preparata tutta la settimana con grande concentrazione, rivedendo l'andata, quando abbiamo vinto solo grazie ad un'azione individuale di Ghoulam, che ha fatto un gran gol. Essendo una squadra che ci aveva dato problemi, abbiamo giocato con la cattiveria e concentrazione giusta e questo ci ha fatto vincere. Scudetto? Per vincere il campionato sappiamo che dobbiamo vincerle tutte, noi scendiamo in campo per fare risultato aldilà di quello che fa la Juve, noi pensiamo solo a noi stessi. Io sono contento anche quando non faccio gol, quest'anno la cosa più importante è la squadra: abbiamo dimostrato che da squadra si possono raggiungere grandi obiettivi, se lottiamo come squadra possiamo vincere".

Ha parlato, poco dopo, anche il goleador di oggi, Allan. Il brasiliano ex Udinese si è soffermato prima sulla prestazione, poi sulla sua crescita straripante in questa stagione, per concludere sul piano per lo Scudetto: "Siamo contenti, felici perchè abbiamo fatto una buona parttia, è un peccato non averla chiusa prima, siamo consapevoli di aver fatto una buona partita. Dobbiamo pensare a noi, è la Juve che sta rincorrendo in questo momento, dobbiamo essere tranquilli e siamo felici del risultato. Il gol? In questi tre anni ho cercato di migliorare questo, il mio punto debole, spero che sia solo un passaggio: posso crescere ancora. Quello del coro dopo le partite è un momento bello. Siamo coi piedi per terra, mancano ancora 12-13 partite, fino a stasera siamo felici, ma da lunedì in poi dobbiamo pensare alla prossima: questa è una cosa che facciamo sempre, da inizio campionato".

In seguito, dopo aver smaltito i vari festeggiamenti, alla stessa emittente televisiva ha concesso un'intervista Maurizio Sarri, il tecnico dei partenopei anche oggi capolisti. Alla prima domanda, riguardante la prestazione odierna, ha risposto così: "Per la prestazione sono molto soddisfatto, dal punto di vista tattico una buona partita, concedendo zero e stando alti. Dal punto di vista tecnico anche, ma dal punto di vista del risultato sono preoccupato di non aver chiuso il risultato prima. È un demerito nostro se non capitalizziamo".

Nell'importanza di questa vittoria c'è anche una risposta non banale ai campioni d'Italia in carica: "Noi dobbiamo concentrarci sulle partite nostre e sulla prossima, è inutile andare troppo avanti con le considerazioni o guardare gli avversari. Oggi siamo entrati in campo con un piglio giusto, ma la partita l'abbiamo presa talmente in mano che ci siamo dimenticati di chiuderla. Il fatto di non aver mai subito pericoli ci ha forse fatto perdere cattiveria: questo è un errore perchè se non la chiudi poi basta un minimo per perdere punti. Scudetto da giocarsi fino all'ultimo? Speriamo che all'ultima giornata la classifica sia questa".

La differenza prestazionale rispetto alla pessima sconfitta di giovedì è stata fin troppo evidente: "Penso sia un discorso di motivazioni e di conseguenza di applicazione. In campionato la squadra dà la sensazione di avere molta più attenzione, se la squadra c'ha la testa in questa manifestazione, non riusciamo a dare il massimo nelle altre. Il campionato può essere un bene per la crescita del gruppo, ma bisognerà cambiare registro".

C'è da segnalare poi la stagione fantastica di un singolo in particolare: "Allan ha fatto dei passi in avanti costantemente in questi tre anni. Ha chiuso in crescendo il primo, l'anno scorso è partito male ed ha finito benissimo e quest'anno sta facendo bene fin dall'inizio: questo fatto che sta migliorando ancora lascia intravedere dei margini". Al contempo, c'è un altro singolo che ci aveva abituato a trovare la rete con maggior frequenza nelle passate stagioni: "Nelle ultime due partite Insigne ha sfiorato il gol più volte, penso sia abbastanza casuale. Se lui continua con un livello di prestazione così, il gol verrà come logica conseguenza".

Ora, in vista della sfida settimanale, il ritorno contro il RB Lipsia, da disputarsi in Germania, ci sarebbe anche un minimo di possibilità di lottare fino in fondo, ma ci vorrà prima di tutto un atteggiamento diverso: "Dovrebbe essere così, prima di tutto bisogna pensare a riscattare una brutta prestazione, poi bisogna vedere se nella partita c'è la possibilità di rimettere in ballo la stagione. In quest'anno è molto difficile motivare i giocatori nelle partite che non sono in campionato, penso che derivi da quello che respiriamo in città. Si avverte, dagli spettatori, che ne facciamo 15-20mila in Europa League e ne facciamo 40-50mila in campionato con qualsiasi avversario, si respira quando la gente ti ferma per strada, poi sicuramente abbiamo sbagliato anche io, il Presidente, tutti noi, anche noi abbiamo lasciato passare qualche messaggio sbagliato".