Il Chievo è in crisi, nera. Lo dicono i risultati delle ultime settimane. Una discreta partenza è stata vanificata da una parte centrale di campionato assolutamente insufficiente. Andamento a rilento dei clivensi, coinciso con le assenze forzate (per infortunio) di Castro ed Inglese, due dei giocatori qualitativamente più dotati della squadra veneta. Ora che l'infermeria va svuotandosi (è rientrato anche Meggiorini, oltre a Cacciatore che ha scontato i due turni di squalifica), il Chievo ha l'intenzione di riprendere a macinare punti. L'avversario di domani è alla portata, è il Cagliari di Diego Lopez, che naviga più o meno nelle stesse acque dei clivensi, solo tre punti più sù. Ventidue contro venticinque, appena sopra la zona rossa.
"Siamo arrabbiati, certo, abbiamo voglia di rivalsa e domani giocheremo a viso contro il Cagliari". Con queste parole ha esordito Rolando Maran in conferenza stampa, nella giornata di vigilia del match che vedrà opposto al suo Chievo i rossoblù sardi, alle ore 15:00. L'allenatore gialloblù ha poi proseguito: "Vogliamo girare questo momento con tutte le nostre forze. Siamo tutti uniti per uscire da questa situazione. La squadra deve andare in campo sapendo di dover poi uscirne a testa alta. Con la consapevolezza di dover mettere tutto dentro al campo: il nostro intento è questo. Superiamo la tempesta e portiamo in porto la nostra nave".
Il gruppo è forte, ciascuno ha come obiettivo la salvezza del Chievo, dunque Maran non è preoccupato circa possibili spaccature all'interno dello spogliatoio: "Il gruppo è molto compatto, chi meglio di me può dirlo che vivo i ragazzi per tutta la settimana. Ci stiamo allenando bene, perchè vogliamo tirarci sù da questa spirale che ci sta scaraventando verso il basso. Per fortuna ho a disposizione seri professionisti e uomini con la U maiuscola, con i quali si può innanzitutto parlare, prima che far vedere loro esercizi e movimenti su un campo di calcio. Tifosi delusi? E' normale che lo siano, noi siamo i primi ad essere delusi. Ci dobbiamo rimboccare le maniche ed invertire questo brutto trend. Lo dobbiamo fare con i fatti e non solo a parole".