Mai termine fu più azzeccato: la punizione. Perchè la nomenclatura del calcio piazzato di Eriksen racchiude in sé una serie di eventi tragici per la corsa alla Champions della Juventus. Una punizione che va a punire per l'appunto quanto sprecato dai bianconeri in una partita molto particolare, figlia di scelte obbligate che fino al primo tempo (quantomeno) avevano dato ragione a Massimiliano Allegri. Un ritorno al 4-2-3-1 che per circa mezz'ora aveva visto una Juventus scattante e pronta a colpire il Tottenham di Pochettino in pochi minuti. Un due a zero che avrebbe tagliato le gambe a tutti ma non certo ad una squadra inglese. Risultato che avrebbe potuto raddoppiare nell'arco dei 45 minuti ma la sfortuna ha deciso di accanirsi sull'autore della doppietta, un ritrovato Higuain. Prima la palla a fil di palo, poi il rigore stampato sulla traversa.
Da lì in poi, Il Tottenham completerà una rimonta che vale come una vittoria. Grazie soprattutto alla punizione di Eriksen che fa due a due con un Buffon più che complice. Ora c'è Wembley ad aspettare la Juventus, uno stadio storico e che in questa Champions ha portato non poca fortuna agli uomini di Pochettino, capaci di battere Borussia Dortmund e Real Madrid senza troppi affanni. Una partita che appare ostica. In favore di Allegri però dovrebbero esserci recuperi importanti e soprattutto funzionali ad evitare quella supremazia territoriale di marca Spurs che tanto ha fatto soffrire la difesa bianconera. Tornerà ciò che è mancato alla squadra, ossia dinamismo ed un raccordo di classe tra centrocampo ed attacco.
La squalifica di Aurier ed il pareggio fuori casa porteranno Pochettino a schierare una difesa a tre che possa garantire solidità e soprattutto contropiedi. Non sarà facile scardinare la difesa del Tottenham e forse questo Allegri già lo sa. Ma la classe, il colpo del singolo, saranno fondamentali per indirizzare la partita verso i quarti di finale. In questo senso, servirà proprio Matuidi in mediana, un giocatore capace di dare dinamismo e soprattutto di interdire le azioni d'attacco avversarie. Cosa non facile e scontata vista la fluidità di manovra degli Spurs. Difficile ma non impossibile, dunque, soprattutto se Dybala tornerà a fare il Dybala. Proprio l'argentino, che è già carico per il ritorno, avrà l'arduo compito di attrarre a sé la difesa avversaria e di lanciare quindi Higuain e Douglas Costa, oltre che far valere le proprie qualità rispetto ad una difesa abbastanza ballerina. Compito questo che non appare molto arduo sulla carta, il brasiliano, non certo uno dei migliori in campo a Torino, riusciva a mettere in ansia la retroguardia seplicemente puntando l'uomo. Spetterà dunque al Diez bianconero ed al francese riuscire a dare quella verve che tanto è mancata all'Allianz Stadium. Almeno nell'ultima ora di partita.