Una Juventus inspiegabilmente a due facce si complica la vita da sola in questi ottavi di Champions League. Doppiamente avanti grazie al proprio 9 Gonzalo Higuain, infatti, la Signora tira i remi in barca dopo il 2-0, lasciando l'iniziativa al Tottenham. Concluso il primo tempo sul 2-1 a causa di un guizzo di Kane, i bianconeri non riescono ad imporsi nemmeno nella ripresa, subendo da Eriksen il definitivo 2-2. Discorso qualificazione rimandato dunque al ritorno, con la Juventus ora chiamata a vincere in casa dell'arcigno Tottenham o a pareggiare segnando almeno tre goal.
Padroni di casa che scendono in campo adottando il consueto 4-2-3-1. Davanti a Gianluigi Buffon, difesa a quattro composta da De Sciglio, Benatia, Chiellini ed Alex Sandro. Dietro l'unica punta Gonzalo Higuain, inedita trequarti composta da Bernardeschi, Douglas Costa e Mario Mandzukic. In mediana, infine, Khedira e Pjanic. Stessa disposizione tattica per gli ospiti, con Eriksen incaricato di completare la trequarti e di aiutare dietro. Lloris in porta, protetto dai centrali Sanchez e Vertonghen e dai terzini Aurier e Davies. Dietro Harry Kane, completano la trequarti Lamela e Dele Alli. A far legna, infine, Dembelé e Dier.
Gara subito in discesa per la Juventus, bravissima ad aggredire gli inglesi e a chiudere tutti gli spazi. Al secondo di gioco i bianconeri passano subito in vantaggio, sfruttando al massimo uno schema da punizione: dai piedi di Pjanic, infatti, parte un lob preciso per Higuain che, lasciato colpevolmente solo dalla difesa spurs, si gira e batte al volo Hugo Lloris. Che inizio, per la Signora, particolarmente galvanizzata dal vantaggio ed immediatamente pericolosa cinque minuti dopo, quando un cambio di gioco di Manduzkic verso Bernardeschi costringe Davies ad un intervento rivelatosi però falloso: nessun dubbio per Byrch e calcio di rigore per la Juventus. Sul dischetto, il Pipita non sbaglia, calciando alla destra di un Lloris bravo ad intuire ma poco fortunato al momento di sventare il tiro dagli undici metri.
Dopo l'inizio scoppiettante, la Juventus cerca di amministrare il vantaggio, lasciando leggermente la manovra ad un Tottenham spesso presente dalle parti di Buffon ma mai seriamente pericoloso. Per registrare una chance ospite di una certa pericolosità, bisogna attendere il 26', quando un cross dalla trequarti di Eriksen pesca un Harry Kane bravo ad impegnare Buffon in una difficile e provvidenziale parata: il portiere bianconero è infatti attento e sventa il tentativo del 10 inglese. Tre minuti dopo, partendo da un intervento difensivo di De Sciglio, la Juventus scappa velocemente in contropiede grazie ad una serie di passaggi tra Pjanic ed Higuain. Piazzato davanti la porta, l'argentino si accentra e scarica con il mancino, trovando il fondo a Lloris battuto.
Mezz'ora di gioco ed è ancora Kane a mettersi in evidenza con un mancino abbastanza angolato, deviato però in corner da una parata del solito Gigi Buffon. A lungo andare, i tentativi degli Spurs vengono massimamente premiati, con il solito Kane che al 35' riceve da Alli e supera un Buffon in uscita, segnando in seguito con un preciso mancino. Male nell'occasione la mediana bianconera, troppo avventata e poco concentrata al momento di spazzare. Continuando a proporre gioco, i ragazzi di Pochettino si riaffacciano dalle parti di Buffon al 41', quando è Dele Alli a ricevere in area e a colpire male di testa, sparando alto. Prima del duplice fischio del signor Byrch, la Juventus ha un'altra ghiotta occasione per segnare e sempre da calcio di rigore. Dopo una progressione bruciante, Douglas Costa viene atterrato da Aurier, che lo ferma fallosamente. Sul dischetto Higuain alza troppo il tiro e colpisce la traversa, mancando il colpo del possibile 3-1. Finisce dunque così la prima frazione.
Seconda frazione che vede un Tottenham di nuovo in avanti ed una Juventus abbastanza remissiva. Sbagliando molti passaggi, i bianconeri si allungano solo al 53', quando è Higuain a ricevere sugli sviluppi di un contropiede e a servire Bernardeschi, il cui mancino esce fiacco e facilmente deviato dalla retroguardia inglese. Il 33 bianconero è il più pericoloso dei fuori nella fase primigenia di secondo tempo, come conferma il suo tiro che al 57' impegna Lloris in una parata molto impegnativa. Importante nell'occasione, il lavoro di Higuain, che protegge palla e serve poi il compagno. Sugli sviluppi del corner successivo, ancora Juventus con Mandzukic, il cui colpo di testa è però troppo centrale.
Riacquistando maggiore sicurezza nei propri mezzi, la formazione bianconera riesce a controllare più facilmente la sfida nella seconda frazione, evitando le incursioni inglesi ma mancando comunque del plus per andare a spaventare Lloris. Al 70' il Tottenham riesce però a pareggiare, approfittando di un sanguinoso calcio di punizione dal limite regalato dall'irruento Chiellini. Sul dischetto, Christian Eriksen beffa Buffon, battendo il portierone bianconero con un tiro sibillino che l'estremo difensore di casa non riesce a respingere. La marcatura subita funge da sveglia, per la Juventus, che dopo il cambio tattico di Allegri (Sturaro al posto di Mandzukic) ed il passaggio al 4-3-3 sfiora il 3-2 con Bernardeschi, che servito da Higuain non riesce a battere Lloris al 77'.
E' però un tentativo sterile, quello dell'ex Fiorentina, con la Juventus che cerca di pareggiare senza però trovare il guizzo del 3-2. Mancando di fluidità nella manovra, i ragazzi di Allegri faticano non poco a costruire gioco, arrivando raramente dalle parti di Hugo Lloris. Per preoccupare il portiere ospite si deve infatti aspettare addirittura l'85', quando da corner è Benatia a sparare altissimo. L'occasione del marocchino ex Roma e Bayern Monaco è di fatto l'ultima occasione di una gara che si conclude senza ulteriori emozioni al minuto numero novantadue. Preziosissimo pari in ottica ritorno per il Tottenham, che rimonta una gara in maniera del tutto inaspettata, considerando quanto visto nei primi minuti. Migliore in campo per i padroni di casa, Higuain. Per gli ospiti in evidenza Kane.