L'Inter, Buffon, la lotta Scudetto e tanto altro ancora. Ronaldo, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato a 360 gradi partendo proprio dalle difficoltà del club nerazzurro: "Perché l'Inter fa fatica? Perché è pazza no? Scherzi a parte, dice Ronaldo, bisogna essere dentro le cose per valutare, ma a vedere il campionato da fuori sembrava davvero l'anno giusto. I tifosi per un po' si sono divertiti anche se loro vogliono anzitutto i risultati e io ero contento di come andavano le cose. Non sarà l'anno dello Scudetto ma può arrivare la qualificazione in Champions League".
Su Icardi e sull'interesse del Real Madrid per l'argentino: "Io sono convinto, afferma il brasiliano, che Icardi stia bene all'Inter, come sono stato bene io anche se ho sofferto tanto per gli infortuni e l'addio non fu quello che desideravo. Però, nonostante non sappia molto di mercato, credo che Icardi lo vogliano in tanti: andare al Real è un sogno per qualsiasi giocatore, non so per lui". Poi un giudizio su Spalletti: "Non si può ogni volta, ogni anno, mettere in discussione tutto: i giocatori, l'allenatore. A un progetto bisogna credere, bisogna dargli il tempo di funzionare. Quello che l'Inter ha fatto nei primi due mesi non poteva essere casuale: dicevano tutti che il miglior acquisto dell'Inter era stato Spalletti, no? Piuttosto, sono d'accordo con quello che ha detto il 'mio' presidente Moratti: se è bravo come sicuramente è, adesso sta anzitutto a lui trovare la chiave per riportare certi giocatori a certi rendimenti, che di sicuro non sono più gli stessi. Anche cambiando qualcosa, se necessario".
Il capitolo Inter si chiude con una battuta sulla società: "Il discorso fair play finanziario è molto delicato e il calcio senza regole morirebbe. Però, se il progetto di ripartenza dell'Inter doveva passare da un risanamento con limiti molto rigidi, forse era necessario spiegarlo con più chiarezza. Senza illudere i tifosi". Poi c'è spazio per l'altra faccia della luna, il Milan: "Situazione difficile, direi. Ma del club dei miei tempi praticamente non è rimasto nessuno, sbaglierei a giudicare senza sapere. Gattuso? Un uomo come lui, il suo modo di motivare, può essere l'ideale per un ambiente in difficoltà: perché lo scuote, lo ribalta, gli fa vivere il calcio come lo vive lui. Allenarsi con lui era impressionante. E mi pare che qualche risultato si stia già vedendo".
Del possibile ritiro di Buffon Ronaldo parla così: "Sa quanti attaccanti ha fatto piangere lui? Nessuno ha il diritto di dire 'Deve continuare', 'No, meglio che smetta' e allora copio le parole che ha detto Totti quando Gigi ha compiuto quarant'anni: gli auguro di lasciare il calcio quando vorrà lui, perché lo deciderà lui". Dal portiere della Juventus a Totti e i rimpianti dell'ex capitano giallorosso di non aver giocato con il brasiliano: "Ho giocato con Baggio, Zidane, Beckham, Ronaldinho... Eh sì, mi sarebbe piaciuto poter mettere in questo elenco anche Totti: contraccambio il rimpianto, ci saremmo divertiti tutti e due, di sicuro".
Infine un parere sulla lotta Scudetto tra Napoli e Juventus: "Napoli-Juve di oggi è un po' come Real-Barcellona dei miei ultimi anni nella Liga: un duello qualche gradino sopra le altre. Al Napoli ho visto giocare un calcio molto affascinante, la Juve ti schiaccia con la forza mentale, con la varietà di soluzioni. Non so come finirà, so come spero che finisca. Dopo tutto questo dominio della Juve mi piacerebbe che toccasse al Napoli, anche se da tifoso dell'Inter preferirei poter dire Inter. Massimo rispetto per la Juve e per i suoi tifosi, ma se per una volta, e magari per un po', lo scudetto andasse ad una squadra che non sia la Juve credo sarebbe una bella cosa, per il campionato italiano. Se ogni tanto non si cambia chi vince, poi ci si annoia", chiude così il Fenomeno.