Dopo la vittoria sul Genoa, l'Udinese si appresta a tornare a giocare in casa (due gare di fila fuori visto anche il recupero con la Lazio). C'è stato tempo per ritrovare il ritmo giusto in allenamento, ora però bisogna ricominciare a limare i difetti della squadra. Prossimo avversario al Friuli il Milan, per un test decisamente probante.

Massimo Oddo in apertura di conferenza stampa sottolinea come questa partita possa essere molto importante per confermare o smentire certi passi avanti: "Con tutto il rispetto, il Milan, rispetto alle ultime gare, ha qualcosa in più e se alla prestazione non aggiungi qualcosa non ottieni. Dobbiamo cercare tutti di dare di più, credendo nelle proprie potenzialità e migliorando. Ci stiamo lavorando e spero che domani possa essere fatto un passo in avanti a livello di convinzione e proposizione del gioco. Le prestazioni non limpide non sono dovute solo a uno stallo nei miglioramenti, abbiamo attraversato un periodo di difficoltà psico-fisica, molti sono calati dopo la sosta. Adesso abbiamo ripreso bene, c'è una crescita a livello fisico e se vogliamo giocarci le nostre carte ora dobbiamo dare qualcosa in più"

Il livello delle prestazioni è calato, ma non è impossibile a tornare ai livelli di dicembre: "Se riusciamo a strappare una vittoria a Genova giocando così figuriamoci se dovessimo tornare ai livelli di qualche settimane fa. Siamo in corsa per qualcosa di importante, con squadre importanti. Domani incontriamo una formazione che in sede di mercato ha investito molto, quindi ha chiaramente qualcosa in più di noi, dobbiamo fare un passettino in avanti".

Altra partita da grande ex per il tecnico: "Lazio e Milan sono squadre che hanno costruito la mia carriera, quindi è ovvio che sia un gran piacere incontrare vecchi amici e ambienti in cui sono stato bene. Però scenderemo in campo, io per primo, per ottenere il massimo dei risultati".

Entrambe le squadre puntano molto sul centrocampo, ma non saranno solo i duelli in mezzo a decidere la gara: "Il centrocampo è un fattore, ma è solo uno dei tanti che incide, conta anche l'aspetto fisico, mentale, la fortuna... La partita può essere condizionata soprattutto da due fattori: uno l'essere squadra, per ridurre il gap tecnico dovremo essere squadra, in secondo luogo il Milan ha ritrovato compattezza con Gattuso e, anche quando magari non sono al meglio, hanno dei giocatori che possono risolvere la partita. Noi dovremo essere squadra, consapevoli che c'è un avversario in forma"

Gattuso sembra aver ricompattato un Milan partito malissimo dopo la faraonica campagna acquisti: "Sono molto contento per il lavoro di Gattuso, è un amico, è sempre stato un ragazzo che è arrivato in alto perché conosceva i suoi limiti e sta facendo lo stesso da allenatore, sta dimostrando con i fatti i miglioramenti sul campo"

Udinese forte in contropiede, ma nella fase di possesso c'è ancora molto da sistemare: "Il calcio è sempre fatto di due fasi, nel momento in cui tu non hai la palla tu devi saper sfruttare le sue caratteristiche, nel momento in cui tu hai la palla però devi sapere cosa farci. Se non hai la palla e aspetti e basta il contropiede non ce la fai, devi comunque essere un po' più propositivo, capire quando stare più alto, più basso, quando attaccare. Abbiamo avuto un gran miglioramento nella fase di non possesso, dobbiamo migliorare quando abbiamo il pallone, avere più coraggio, più autostima. Con un po' più di autostima e convinzione possiamo ripetere i bei gol fatti in passato"

Per qualcuno Jankto potrebbe fare di meglio, ma il tecnico è d'accordo solo in parte: "Jankto mi è piaciuto, fa gol, ha fatto far gol, in questo periodo mi sembra normale. Ha le caratteristiche per andare in una grande squadra, ma deve migliorare come tutti gli altri. Ha vissuto il periodo di flessione come tutti gli altri".

Dopo il turno di riposo tornerà Barak: "Barak per come giochiamo noi è indispensabile, ma se va in panchina un turno non è un dramma, ha avuto anche lui un calo fisico. Un turno ha fatto panchina Jankto, un turno lui. Sono ruoli in cui spendi tanto, le mezzali devono correre molto"

Torna fra i convocati Widmer e c'è anche il neo-acquisto Zampano: "Chi è convocato sta bene e può giocare, bisogna fare delle valutazioni finali di quello che può succedere nei novanta minuti. Sono valutazioni che farò da qui a domani, perché se due giocatori hanno i crampi poi devo bruciare due cambi. Vediamo."

Conterà tanto l'attenzione: "Se facciamo le cose che dobbiamo fare e stiamo corti non conta la velocità ma chi arriva prima sul pallone. Sulla sinistra, dove mancano Samir e Alì Adnan ci sarà Suso, che ovviamente è di spessore, ma se staremo attenti non avremo problemi".

Si è chiusa la finestra di mercato, si auspicava un innesto in più per l'Udinese, ma alla fine è arrivato solo un innesto per le fasce: "Per me il mercato non era un problema, non sono sorpreso perché già sapevo quali erano le strategie di mercato. Una squadra che era partita per una salvezza tranquilla che ha questi punti non ha bisogno di rinforzi, perché sta facendo benissimo. Zampano era la pedina che mancava ma già sapevamo che ci sarebbe stato bisogno di un uomo dietro, per aumentare le scelte. Io sono molto contento di quelli che siamo perché sono convinto che possa crescere ancora, non è semplice fare mercato a gennaio, devi fare scelte rischiose. In più non  ne avevamo bisogno perché in attacco siamo in quattro".

Sempre su Zampano: "Zampano è una pedina importante perché è un esterno che può fare tante cose, è un'alternativa a quelli che ho, in questo momento ce ne sono tre, se consideriamo Larsen un centrale. Il cross dalla trequarti possono farlo in pochi, è roba mia (ride ndr)".

Infine viene proposto un paragone tra Fofana e Kessie, il francese però deve migliorare sotto l'aspetto mentale: "Fofana è già il Kessie, per caratteristiche, dell'Udinese, tutti però devono migliorare, anche lui. Fofana è uno dei principali giocatori che devono credere di più in se stesso, perché ha grandi qualità ma deve crescere in autostima. In questo momento non riesce a mettere sul campo le sue caratteristiche. Ogni tanto lo sento molto criticato, lui però è un giocatore che in fase difensiva si fa sentire tanto, poi è indubbio che sbaglia tanto in uscita e deve migliorare".