Juve ok, ma ancora un po' balbettante. È arrivata un'altra vittoria per i bianconeri nell'anticipo della 22esima giornata di questa Serie A, molto preziosa, che gli permette di portarsi per ora in vantaggio sul Napoli - impegnato domani contro il Bologna - in classifica, sul campo del Chievo. Risultato finale di 0-2 oggi al Bentegodi, ma prestazione dei campioni d'Italia non abbastanza convincente e più che altro basata sulle espulsioni di Bastien e Cacciatore, grosse ingenuità degli avversari, prima che sulla propria mole di gioco.

Dopo il match, ai microfoni di Sky Sport, ha detto la sua Sami Khedira, l'uomo del gol-vittoria, partendo da un commento alla prestazione del gruppo e poi in particolare del secondo marcatore di serata: "Il mister come sempre ha provato a dare la spinta. Sembra molto facile giocare contro nove giocatori, bisogna non avere fretta, mantenere il possesso palla e siamo stati bravi, il 2-0 è stata la cosa migliore stasera. Higuain? Non abbiamo mai perso fiducia in Gonzalo, è un giocatore in cui crediamo molto e oggi volevamo farlo segnare. Ce l'abbiamo fatta, ma lui segnerà in tutte le prossime partite importanti perché lui è un fuoriclasse".

Poco dopo ha parlato invece Massimiliano Allegri, che non ha cercato nel carico di lavoro aumentato una giustificazione per la brutta prestazione dei suoi: "Più che pesantezza, c'era da sveltire il gioco, saltare un passaggio ed aprire di più il Chievo, che è una squadra chiusa, e cercare di più la verticalizzazione: nel primo tempo siamo andati a ritmo loro. Però è una vittoria importante, che ci permette di fare un balzo in classifica e rimanere dietro al Napoli". E ancora, sempre sulle gambe che forse girano un po' poco: "Abbiamo lavorato bene la scorsa settimana e questa settimana, ma dipende più dal lavoro mentale, soprattutto di ricezione del passaggio. Non si è mai saltato un uomo con un passaggio e loro potevano sempre mettersi a posto".

Le scelte di formazione, all'inizio, forse erano state leggermente conservative rispetto alla partita: "Avevo deciso di giocare così perchè avendo solo quattro attaccanti un cambio me lo dovevo portare: Bernardeschi quando è entrato è stato decisivo perchè ha fatto un assist. Poi c'è da lavorare, sulla verticalizzazione, sugli ultimi trenta metri"

Uno dei maggiori problemi dei calciatori ospiti oggi al Bentegodi è stato sicuramente nel portare un pressing alto: "Nel primo tempo abbiamo preso il tran-tran normale della partita e siamo stati poco aggressivi, quando lo siamo stati abbiamo rubato palla nella loro trequarti e abbiamo lavorato bene negli ultimi trenta metri. Nel secondo tempo dopo le due espulsioni è stato tutto più facile, anche se continuavamo ad imbucarci"

Altro grande punto su cui lavorare è quello del movimento senza palla: "Bisognava far meglio, soprattutto anche nel primo tempo quando ci siamo messi a quattro, c'era spazio per giocare attorno ad Higuain e Mandzukic, che pure loro dovevano venire fuori per non dare riferimenti: più gliene davamo, più loro avevano vita facile. In quei momenti non bisogna perdere fretta, comunque, e continuare a giocare con pazienza"

In conclusione, insomma, ciò che manca in questo momento alla Vecchia Signora sta più nella testa che nelle gambe dei calciatori:"Direi che in questo momento siamo un pochino meno brillanti ma soprattutto bisogna accelerare. Abbiamo preso un tran-tran che non va bene: siamo una squadra che prende ritmo e poi gli altri fanno fatica a starci dietro. Andiamo troppo per linee orizzontali e poco in verticale: non si può andare sempre a 100, ma nemmeno a 40"

Immancabile, prima di chiudere, in questo periodo è la battuta sulle "riflessioni" di Gianluigi Buffon in merito al suo ritiro ed alla sua grandezza:"Direi che in questo momento qui Gigi deve pensare a lavorare. Oggi è tornato, martedì riprenderà il posto che è suo. Ora sta facendo delle riflessioni: questo dibattito che sta avvenendo esternamente non deve riguardare nessuno, non deve ascoltare nessuno e prendere decisioni da campione qual è. È importante dentro e fuori dal campo: credo di essere fortunato perchè ho allenato e sto allenando tantissimi campioni. Fra i portieri, Buffon credo che sia unico al mondo, è unico al mondo per quello che ha fatto e quello che sta facendo".