Sconfitta pesante per l'Udinese, con un passivo probabilmente più pesante di quanto si sia visto in campo. La Lazio ha capitalizzato le occasioni avute, i friulani invece le hanno sprecate, non riuscendo prima a pareggiare e poi ad accorciare le distanze. Rosa corta a causa degli infotunii e poca possibilità di cambiare qualcosa. Oddo analizza i vari problemi emersi quest'oggi.
La Lazio è una squadra che costruisce tanto, ma oggi l'Udinese ha limitato la manovra biancoceleste, non riuscendo però ad evitare i gol: "Siamo abituati a vedere una Lazio che fa 15 palle gol a partita: oggi non ne ha fatte tante anche per merito nostro. Noi nei momenti migliori abbiamo sbagliato dei gol. Abbiamo perso una partita per un autogol e due contropiedi, questo dispiace".
L'Olimpico lo ha accolto come un grande ex: "Ho provato forti emozioni, ringrazio il popolo laziale per questa accoglienza, è sempre stato così, anche quando ero giocatore. C'è un forte legame tra me e il mondo Lazio e ricevere una accoglienza così è motivo di orgoglio".
Pesante il secondo gol, preso in avvio di ripresa, anche i tanti infortunii hanno inciso sulla freschezza della squadra, che ha creato, ma sprecato: "Ha pesato più il secondo gol, ma la squadra ha continuato a giocare. La squadra ha fatto il possibile, ha creato occasioni, ha fatto quello che doveva fare, siamo l'Udinese. Non possiamo permetterci di regalare giocatori come Widmer, Adnan, Lasagna. Abbiamo pochi cambi, aspettiamo il recupero dei giocatori anche per dare fiato a chi scende spesso in campo".
In attacco ora le scelte sono poche, ma per Oddo non serve ampliare la rosa in avanti: "Mi manca Lasagna: ho due attaccanti e mezzo, perchè De Paul è un trequartista. Ma per l'obiettivo salvezza, siamo a posto così. Non ho chiesto nulla alla società. Sono preoccupato perchè domenica dovremo giocare con gli stessi giocatori di oggi, anche in difesa, da gestire anche con le ammonizioni".