Una sosta benefica come poche altre in passato per la Roma. Questa l'impressione generale dopo due settimane di riposo forzato che il calendario ha imposto, arrivate in seguito al periodo nerissimo per i colori romanisti, che in un mese hanno lasciato per strada punti e un umore fin lì altissimo, arrivato al massimo punto con la vittoria del 5 dicembre sul Qarabag in Champions. Da quel momento un mese nero, coinciso con la sconfitta della Befana con l'Atalanta, in casa, e costellato dal ko di Torino con la Juve, alcuni pareggi pesanti con le piccole e un inaspettato tonfo interno in Coppa Italia col Torino. Insomma, tanti punti persi e una sensazione di scoraggiamento che, unita ad alcuni episodi spiacevoli, ha gettato la Roma in uno stato non bello. Poi però, come una doccia, è arrivata questa pausa fondamentale. Intanto, per il recupero fisico di gran parte della rosa, Perotti escluso (che invece proprio nella sosta ha potuto confermare alcuni fastidi muscolari precedentemente solo avvertiti); ma soprattutto per la ripresa mentale di alcune certezze che la Roma ha accumulato nei mesi e che un filotto negativo non avrebbe dovuto far perdere. 

La sensazione è dunque quella di un gruppo che vuole scrollarsi di dosso le negatività con la temibile (e pure in crisi) Inter del fu Spalletti, che all'andata fu abile nel battere i suoi ex per 3-1 grazie ad una rimonta e ad un secondo tempo giocato con qualità. In quella gara l'impressione fu comunque positiva per la squadra di Di Francesco, che stava ancora plasmando la squadra sotto i suoi dettami. 

Dopo quella gara, stop col Napoli a parte, la squadra ha incasellato tanti risultati positivi, sotto un veloce 4-3-3 adattato e adattabile. Poi, qualcosa sembra essersi rotto. Non c'è una certezza se questo scacchiere funzioni ancora o meno in assoluto con la rosa attuale della Roma, ma è certo che la squadra non gira e urgono nuove, importanti soluzioni. Ecco che qualcosa sembra in movimento, e per Di Francesco emergono nuove possibili soluzioni, a partire da oggi, giorno di importanti spartiacque.

Gli interpreti non dovrebbero invece variare, se si esclude come detto Perotti infortunato: la Roma dunque si dovrebbe schierare con Allison tra i pali, Florenzi e Kolarov esterni con Fazio e Manolas al centro. De Rossi e Strootman sulla linea mediana con Nainggolan incursore dietro all'unica punta Dzeko. Esterni, rapidi e acuminati, El Shaarawy e Schick che deve riprendersi la Roma in questo 2018, il suo primo vero anno in giallorosso. 

Uno sguardo infine ai precedenti che ci portano alla gara di stasera (arbitra Massa): la Roma, negli 85 precedenti al Meazza ha ottenuto 15 vittorie, 25 pareggi e 45 sconfitte. La squadra ospite ha vinto la sfida dello scorso anno a San Siro per 1-3 (doppietta di Nainggolan e rete di Perotti su rigore). Nelle ultime 12 stagioni sono stati 5 i successi giallorossi in trasferta, tutti terminati con 3 gol messi a segno dai capitolini. L'Inter è anche la squadra più affrontata nella storia della Roma: comprese anche le coppe infatti sono 200 le gare giocate fra le due squadre (60 successi giallorossi, 87 nerazzurri e 53 pareggi).