Quaranta milioni di euro in estate, poi tanto allenamento, intervallato da qualche lampo di classe pura qua e là e, finalmente, la grande chance da titolare arrivata contro il Cagliari. Federico Bernardeschi non ha deluso le aspettative e siglato il gol-vittoria nell'ultima sfida affrontata dalla Juventus, cancellando tutti quei dubbi che stavano iniziando a circondarlo, in particolare sul suo scarso impiego da parte di mister Max Allegri. Nella sua intervista rilasciata al canale ufficiale della società bianconera nella giornata di oggi, l'ex Fiorentina ha parlato anche di questo, chiarendo la propria posizione in merito: "Non ho mai avuto dubbi, fin dal primo giorno delle visite al JMedical. Sto sempre meglio ogni giorno che passa, mi sento sempre più parte di questo gruppo e ne sono davvero molto felice. Quando seppi che la Juventus mi cercava non ci pensai un attimo, perché reputavo che per la mia crescita e il mio percorso, quella fosse la scelta migliore. Personalmente, so di essere sulla strada giusta, ho voglia di imparare e di mettermi a disposizione; in campo, Allegri mi chiede di fare le cose più semplici possibili. Non ho obiettivi numerici, ma da qui a fine stagione voglio farmi apprezzare sempre di più".

A proposito di posizione, un minimo di equivoco tattico riguardo la miglior collocazione del numero trentatré juventino in campo esiste ancora: "Mi sento un trequartista nel senso moderno del termine, ma più ruoli sai interpretare meglio è: nel calcio di oggi è il giocatore che deve adattarsi alla squadra, e non viceversa".

Ora il campo, con la Vecchia Signora che tornerà in azione soltanto lunedì sera, nel posticipo casalingo contro il Genoa. Una partita piena di insidie nascoste, dopo due settimane di sosta, che l'italiano non vuole assolutamente prendere sottogamba: "Quando si ricomincia bisogna essere sempre al massimo dell’attenzione. Si è staccato la spina, adesso bisogna riattaccarla, ma abbiamo lavorato tanto e bene, in modo intenso, in questi tre giorni, per recuperare subito la forma, quindi saremo pronti".

In generale, la Serie A di quest'anno sembra aperta a sviluppi diversi rispetto a quelli delle ultime sei stagioni, in particolare in testa, con la concorrenza del Napoli che sta insidiando Madama molto seriamente nella corsa Scudetto: "La sfida è equilibrata, meno errori si fanno e più si è vicini alla vittoria. Non vogliamo sbagliare, a partire da lunedì. Il calcio è strano, potrebbero rientrare in corsa anche altre squadre, ma al momento le favorite sembrano essere Juventus e Napoli".

Infine, la cosa che più ha colpito il classe 1995 dal suo approdo nella sua nuova squadra è stato qualcosa di cui si parla spesso in chiave torinese: "La prima cosa che mi ha colpito alla Juventus è la mentalità, che pervade tutti gli aspetti del club, e che capisci a pieno solo da dentro: è un qualcosa che ti dà una grande spinta".