La storia di Claudio Marchisio alla Juventus è costellata di alti e bassi. Il numero otto bianconero è uno dei prodotti del vivaio arrivato sino alla prima squadra e che si è imposto a livello europeo nel corso degli anni, ma ogni anno dal 2013 quando arriva una finestra di calciomercato arriva, puntuale, anche la voce che lo vorrebbe lontano da Torino. Il centrocampista torinese è stato uno dei protagonisti delle cavalcate contiane, ma dall'avvento di Allegri e del conseguente cambio di modulo spesso gli sono stati preferiti altri giocatori. Un po' vittima del sistema di gioco, un po' dell'esplosione di Paul Pogba prima e degli arrivi di Pjanic e Khedira poi, Marchisio ha visto ridursi il tempo a sua disposizione in campo anche a causa dell'infortunio al ginocchio.
Il passaggio alla mediana a due non lo ha reso indispensabile agli occhi dell'allenatore livornese già nella metà dello scorso anno, quando tornò dal lungo stop e nella stagione in corso è arrivato un altro concorrente pronto a soffiargli il posto, Blaise Matuidi. Quest'anno in Serie A, Marchisio, ha collezionato solo 287 minuti e le voci di mercato che vorrebbero l'arrivo a parametro zero di Emre Can nel prossimo Giugno non possono certo fargli piacere, come giocatore. L'approdo del tedesco a Torino chiuderebbe ulteriori spazi al numero otto che quindi starebbe pensando ad un trasferimento, ma questa volta oltreoceano.
Le sirene della MLS stanno suonando forte per interposta, quel Sebastian Giovinco volato a Toronto ormai tre anni fa e amico di Marchisio, con cui ha vissuto tutta la trafila delle giovanili bianconeri fino alla prima squadra. Il centrocampista torinese seguirebbe quindi le orme dell'amico, ma anche quelle di Andrea Pirlo, altro suo ex compagno alla Juventus e volato negli States tre anni fa, dopo la finale di Champions League persa a Berlino contro il Barcellona. Le continue panchine ed i piccoli acciacchi fisici che lo stanno tormentando in questa stagione potrebbero far pensare al Principino di svestire la maglia di Madama per vestire una dove il calcio è in crescita e si gioca a ritmi più blandi, queste ipotesi si scontrano però con la volontà dei tifosi.
I supporters bianconeri, infatti, hanno sempre sostenuto il proprio calciatore, simbolo della Juventus come Buffon e Chiellini, e non hanno mancato l'occasione per fargli sentire la loro vicinanza esponendo a Vinovo striscioni chiarissimi all'indirizzo sia della dirigenza, sia dello stesso Marchisio.