Dopo il dicembre nero, la Roma si è risvegliata amaramente anche a gennaio, almeno nel primo match dell'anno, perdendo in casa anche con l'Atalanta di Gasperini nel posticipo del turno della Befana. Dalla sera di sabato vacanza per tutti, o quasi tutti, come previsto da contratto. A lavoro c'è ovviamente una piccola parte della rosa - Defrel - e soprattutto la dirigenza, perché quelle di gennaio sono ore sempre calde, fatte di tante pause, magari, ma anche di repentine svolte. Sarà dunque un mese intenso quello che si apre per Monchi, Gandini e in piccola parte anche Pallotta. E' infatti previsto un summit ristretto della dirigenza per discutere dell'amaro momento giallorosso e di come lavorare a soluzioni-tampone per gennaio e a veri movimenti di livello per il mercato estivo.

Nell'incontro inglese il patron statunitense della Roma sarà accompagnato dal consulente personale Franco Baldini, per ribadire sostanzialmente quella che è stata la linea della società nel corso della sua gestione: massima disponibilità a completare l'organico di Di Francesco, vendendo prima per poter incassare qualcosa. Oltre al doppio fronte Emerson Palmieri-Bruno Peres, che possono partire a fronte di un'offerta congrua, la situazione delle ultime ore è quella relativa a Kevin Strootman. L'olandese non è in discussione, ma alcuni ultimi atteggiamenti non sono piaciuti al mister e alla squadra, cosa evidente nel post Atalanta. Non ci sono vere offerte attive per il calciatore, ma è chiaro che inserimenti di squadre come il Liverpool (l'ultima citata dalle agenzie, per esempio) potrebbero ingolosire l'agente del calciatore che milita con la Roma da ormai 4 anni.

Dunque, movimenti in entrata (Darmian il vero nome fatto fin qui con insistenza, per gli altri solo piccole richieste di informazioni) solo se avverranno operazioni in uscita. Nel frattempo si prepara la rivoluzione dolce di Monchi, ma ovviamente per la sessione estiva. Lì dovremmo vedere in casa Roma nomi di livello e qualità, a scapito però di cessioni importanti: si parla di Dzeko e del discusso Nainggolan, sul quale però sono troppe le voci e il fumo e sul cui nome dunque servirà molta cautela, fermo restando il suo grande interesse, ampiamente dimostrato, ad essere un perno della squadra che verrà.