Torna in campo la Serie A, per il consueto turno che coincide con l’epifania, prima di una sosta di 14 giorni. Si tratta della prima del girone di ritorno, ed il Milan si prepara a ricevere, in casa, il Crotone di Zenga. Le due squadre aprirono i rispettivi campionati all’Ezio Scida nella seconda metà di agosto: allenatori diversi, ambizioni diverse ed un 3-0 che sembrava coronare la rinascita dei rossoneri. Momenti che ora sembrano lontanissimi: il Diavolo si ritrova addirittura nella metà destra della classifica, mentre ai calabresi servono punti importanti in ottica salvezza. L’appuntamento, a San Siro, è per le 15:00.
Rino Gattuso si ritrova, per l’ennesima volta nelle ultime settimane, ad affrontare una gara carica di pressione: gli obiettivi di inizio stagione sono oramai irragiungibili, così come arduo sembra trovare una soluzione ai mille problemi che attanagliano i sette volte campioni d’Europa. In campionato, quella contro il Bologna (2-1) è stata l’unica vittoria nelle ultime sette, a cavallo con l’esonero di Vincenzo Montella. In Coppa Italia le cose sono andate meglio, soprattutto per il derby vinto, ai supplementari, che ha garantito l’accesso alle semifinali, ma è troppo poco per dare la scossa ad un ambiente frammentato all’inverosimile.
La patata bollente arrivata nelle mani dell’ex-allenatore della Primavera rossonera non sembra accennare a raffreddarsi: i problemi sono tanti, e sono stati evidenziati dal recente pari per 1-1 contro la Fiorentina. Dalla difesa che continua a commettere errori capitali, ai tanti acquisti estivi che faticano ad affermarsi, agli attaccanti in crisi realizzativa praticamente da inizio stagione. Serve una reazione a livello ambientale e sul lungo periodo per provare a salvare un’annata iniziata male e che sta continuando peggio, e per evitare che Gattuso sia l’ennesimo tecnico emergente sacrificato sull’altare di uno dei periodi più bui della storia recente rossonera.
L’allenatore calabrese, comunque, dovrebbe continuare con le sue convinzioni tecnico-tattiche: sarà verosimilmente 4-3-3, con qualche dubbio soprattutto in avanti: Kalinic, nonostante abbia recuperato dall’ematoma alla caviglia, si gioca il posto con Cutrone, unica punta che sembra in grado di risultare decisiva, nonostante la giovane età. Suso è ovviamente sicuro del posto, mentre Calhanoglu potrebbe essere rilanciato da esterno sinistro al posto di Borini. Kessié e Bonaventura saranno le mezzali, per il ruolo di regista Lucas Biglia potrebbe essere leggermente avvantaggiato su Riccardo Montolivo. Dietro, invece, le gerarchie rimangono precise: con Abate infortunato sarà Calabria a prendere posto sulla destra, da opposto di Rodriguez, mentre Romagnoli e Bonucci proteggeranno Gigio Donnarumma.
Milan (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Bonucci, Romagnoli, Rodriguez; Kessié, Biglia, Bonaventura; Suso, Cutrone, Calhanoglu. All. Gattuso
Dall’altra parte, i rossoneri troveranno un Crotone in forma non eccessivamente migliore: se si escludesse la vittoria interna con il Chievo a metà dicembre, sarebbero ben sette le sconfitte consecutive dei calabresi tra campionato e coppa nazionale. L’allenatore dell’impresa-salvezza, Davide Nicola, ha rassegnato le dimissioni irrevocabili, per questioni personali e di rapporti più che di campo, ed al suo posto è stata scelta una leggenda dell’Inter come Walter Zenga.
All’uomo ragno dunque il compito di far risorgere il Crotone dal terzultimo posto occupato al momento: i pitagorici hanno, eccezion fatta per il Benevento ancora fermo a 0, il peggior record esterno del campionato. Solo quattro dei quindici punti raccolti sino ad ora sono arrivati lontano dall’Ezio Scida, dove Budimir e compagni hanno segnato una sola volta nelle ultime quattro, tutte perse. Perdere contro la Lazio all’Olimpico o in casa con il Napoli era preventivabile, mentre la trasferta a Milano potrebbe permettere qualche sogno di gloria in più.
Per l’ex-allenatore del Catania sarà probabilmente 4-3-3 a specchio: davanti a Cordaz agiranno Ceccherini ed Ajeti, con Martella sulla mancina ed uno tra Sampirisi e Faraoni da terzino destro. A centrocampo Rohden garantisce spinta, Barberis e Mandragora fisico e geometrie. Davanti, invece, sarà Ante Budimir, che sembra aver ritrovato la maglia da titolare con continuità, il terminale centrale, con Trotta e Stoian al suo fianco.
Crotone (4-3-3): Cordaz; Faraoni, Ceccherini, Ajeti, Martella; Rohden, Barberis, Mandragora; Trotta, Budimir, Stoian. All. Zenga