Che l'accoppiata Hellas Verona - Bentegodi fosse quasi un tabù era logico. E dopo un primo tempo brillante a metà, Caceres fa tornare lo spauracchio dello stadio veronese sulla Juventus con un bel gol dell'ex. Tuttavia, Dybala decide di riprenersi la Juventus, dopo le pachine e dopo le critiche, con una doppietta fondamentale per la squadra ma soprattutto per lui.
Sembrava una partita semplice, il match adatto per tornare ad una vittoria esterna che su quel campo mancava da ben 16 anni. Sebbene gli incontri tra le due compagini in serie A siano stati solamente tre in questo arco di tempo, di cui due a campionato concluso. Di nuovo all'ultima giornata (stavolta di ritorno) il Bentegodi vide gioire i propri tifosi per una vittoria di misura su una Juventus scudettata. Poteva e doveva essere questa la partita per invertire la rotta e così è stato. Contro un Hellas Verona penultimo in classifica, la Juventus non ha avuto vita facile paradossalmente. Almeno fino al momento dell'esplosione di Dybala che a venti minuti dalla fine insacca di destro un cross basso di Lichtsteiner. Per poi replicare poco dopo, sempre di destro, dopo una serpentina in stile Messi. Una doppietta che fa salire a quota 14 i gol in campionato, 17 quelli complessivi in stagione. Curiosità: fino ad oggi erano solo due i gol segnati di destro da Dybala.
Nel primo tempo, tanta Juve ma per poco tempo contro un Hellas intimidito e che prende coraggio nei quindici minuti di intervallo. La Juventus ricomincia come aveva finito, confusa e poco lucida. Il Verona no. Una palla velenosa di Matuidi a Khedira, un buco in mezzo al campo, là nella zona dell'appena sostituito Bentancur, permette a Caceres di pareggiare i conti. E di trascinare la Juventus in dieci minuti di vuoto totale. Attacchi sterili e mai pericolosi, al contrario dei contropiedi degli scaligeri come quello di Kean, neutralizzato dall'ottimo Chiellini. Poi sale in cattedra Dybala che spinge in rete la palla del vantaggio e con lei tutte quelle critiche che ha dovuto sopportare da detrattori e quant'altro. E se non si fosse capito, lo fa ancora una volta, in una partita dove serviva la sua classe ed il suo talento cristallino. Così come la trasferta di Genova contro il Genoa, in pochi minuti Dybala si rende protagonista assoluto. E potrebbe anche fare la terza tripletta dell'anno ma Nicolas gli dice di no, togliendo dall'incrocio una punizione meravigliosa.
Facile spendere elogi adesso dopo una doppietta. Dybala dovrà far capire a tutti di essere tornato quello di inizio campionato, ad Allegri in primis. Dovrà far intendere che i problemi personali sono alle spalle. Dovrà tornare a fare il numero dieci, quello che ha fatto all'inizio del campionato, con costanza e serietà. Perchè la titolarità non è garantita mai a nessuno, soprattutto nella Juventus.