Tre punti preziosi, che mandano un segnale: anche in una sua serata di non grande brillantezza, sotto ogni aspetto, la Juventus riesce a vincere sull'Hellas Verona, anche con un minimo di sofferenza, ma poi aggrappandosi al proprio numero dieci Paulo Dybala, che con una doppietta aggiuntasi al gol in avvio di Matuidi ha firmato l'1-3 e ha chiuso alla grande il girone d'andato della Serie A (ed anche l'anno solare) dei bianconeri. Nel post-partita ha detto la sua il tecnico dei campioni d'Italia Massimiliano Allegri, ai microfoni di Sky Sport, partendo dalla vittoria un po' troppo sofferta sotto l'aspetto prestazionale, a causa di alcuni problemi sotto l'aspetto della tenuta psicologica, ma anche tattici: "E' successo che abbiamo smesso di giocare. Da lì abbiamo preso un po' di ripartenze, sbagliato tanti palloni, abbiamo fatto tanti contrasti su possessi nostri, segnali che sbagliavamo molto tecnicamente. Poi abbiamo preso questo gol, rischiavamo di lasciare punti su un campo difficile dove la Juventus non vinceva dal 2001 contro una squadra che sta bene fisicamente e che prima dell'Udinese veniva da alcune buone prestazioni. Problemi tattici? Non è che i tre a centrocampo e Dybala non possono giocare insieme: con Mandzukic di là si può anche giocare, ma sistemati in maniera diversa. Loro erano in superiorità numerica a destra, perciò ho preferito mettere più ordine ed avere ampiezza. Avevamo Khedira a destra in mezzo a tre. Bastava sistemarsi davanti diversamente, con Dybala sotto Higuain forse soffrivamo meno. Poi ho tolto un centrocampista e ho dato ordine ed ampiezza: avevamo poco di entrambe le cose, e poi troppo spesso nel primo tempo ci siamo trovati due contro uno nella ripartenza".
Una battuta sull'uomo partita, Paulo Dybala, che finalmente è uscito dalla propria crisi ed ora torna ad essere elogiato anche dal proprio tecnico, che gli dà una dimensione di livello assoluto: "Su Dybala sono contento, ha fatto due gol e poi ha iniziato pure a tirare bene le punizioni, per dire che la condizione psicologica è importante. Deve continuare a lavorare, ha un suo percorso come tutti i giocatori, ha 23 anni e deve pensare a diventare uno dei migliori. Il suo obiettivo, lo deve sapere, è che nel giro di tre anni deve diventare il migliore di tutti insieme a Neymar; ora ci sono Messi e Ronaldo ed è complicato. Gliel'ho detto perchè non gli vengano messe delle cose in testa: oggi ha fatto due gol, peraltro di destro, il secondo molto bello. Deve fare il suo percorso migliorando fisicamente, tecnicamente, di testa".
Altro giocatore piuttosto meritevole è Stephan Lichtsteiner, oggi decisivo nel risultato con la giocata che ha propiziato il gol del parziale 1-2, che gli è costata anche l'uscita dal campo a causa di una botta subita: "Innanzitutto è uno di quelli che ha vinto sei scudetti, poi è un giocatore di carattere, di cuore. Ha preso una botta clamorosa e grazie a quella siamo andati in vantaggio, rientrava da un infortunio dopo la partita col Genoa. Insieme a De Sciglio ed eventualmente Sturaro può fare il terzino destro".
Sorride un po' meno la pagella odierna di Mario Mandzukic, che forse ha peccato un po' per una volta a livello di atteggiamento: "Mario è un giocatore che tutti gli allenatori vorrebbero avere. Poi ha iniziato la partita bene: quando gioca seriamente ci dà fisicità, tecnica... oggi ha sbagliato dei palloni dopo il gol perchè è andato in risparmio energetico: non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo giocare le partite per portare i tre punti a casa".
La situazione di classifica continua a sorridere alla Vecchia Signora: "Stasera era importante staccare un po' quelle di dietro e stare un po' in scia al Napoli, che ha fatto 48 punti e 99 nel 2017. Bisogna stare lì, con calma, stargli in scia e aspettare. Poi bisognerà essere bravi: se le vincono tutte, comunque, non possiamo superarli".
In chiusura con una battuta sui programmi per le prossime feste: "A Capodanno allenamento, abbiamo il derby il 3". Ma poi anche, più seriamente, su quanto possa incidere il calendario un po' diverso sulla condizione fisica dei giocatori: "Negli ultimi anni siamo stati sempre liberi dal 23 al 30. Solo qualche anno fa avevamo ventuno giorni di sosta. In questo momento qui è giusto dopo tante partite avere una settimanetta".