Da quando Allegri ha varato il quarto modulo in quattro anni, ovvero il 4-3-3, la Juventus ha ritrovato quella stabilità difensiva che sembrava aver perso dopo la partenza di Bonucci. Da quando il tecnico livornese ha aggiunto un uomo a centrocampo, Matuidi in questo caso, capace di dare una mano sia difensivamente, sia in fase di pressing alto, la squadra bianconera ha collezionato otto partite consecutive senza subire gol tra Serie A e Champions League, un filotto che ha permesso alla Vecchia Signora di tornare vicina alla vetta del campionato, ad un solo punto dal Napoli capolista.
C'è però un problema, se vogliamo chiamarlo così, e porta il nome di Paulo Dybala. Il numero dieci della Juventus non sta vivendo un buon periodo a livello calcistico, con quello umano che si sta via via risolvendo per il meglio, ma nel match di Coppa Italia contro il Genoa è finalmente tornato a brillare con le sue giocate ed ha ritrovato anche il gol. La Joya sembrava quindi pronta per riprendere il posto da titolare nel big match contro la Roma di sabato sera, ma Allegri ha sorpreso tutti schierando Mario Mandzukic e Juan Cuadrado, che in settimana si erano allenati a parte per un paio di giorni. L'esclusione contro i giallorossi, di primo acchito, sembra una bocciatura in piena regola, ma la realtà è che Allegri, in questi mesi di flessione dell'argentino, è riuscito a trovare la quadratura del cerchio senza averlo in campo.
L'inserimento del terzo centrocampista a sfavore del tanto agognato trequartista ha ridotto Dybala ad un'incognita. L'argentino non è abituato a partire largo in un tridente d'attacco ed è altrettanto in difficoltà a fare il lavoro difensivo richiesto dall'allenatore livornese che invece svolgono egregiamente sia Mandzukic, sia Cuadrado. I due esterni bianconeri hanno metabolizzato le richieste difensive di Allegri durante lo scorso anno e sono quindi le prime scelte in quei due ruoli, a discapito anche dei due nuovi arrivati, Douglas Costa e Bernardeschi, utilizzati con il contagocce, soprattutto il secondo. Al momento, quindi, il numero dieci della Juve è visto come il sostituto di Gonzalo Higuain nel ruolo di punta centrale, posizione peraltro occupata anche contro il Genoa in Coppa Italia. L'assenza del 10, però, crea una difficoltà di raccordo ragguardevole tra il centrocampo e l'attacco, soprattutto perchè Sami Khedira non è così abile nel coprire grandi porzioni di campo, come invece fa egregiamente Matuidi. Non è un caso, infatti, che Higuain abbia avuto molte difficoltà nel rendersi pericoloso contro Inter, Bologna e Roma, rendendo quindi necessario l'inserimento di un giocatore come Dybala, capace di muoversi tra le due linee e creare occasioni pericolose per sé e per i compagni.
La palla è nelle mani di Allegri che deve trovare un modo per far coesistere la solidità difensiva e la presenza di Dybala in campo, badate bene però, l'assenza di stabilità non è colpa della Joya, di modo da non disperdere un tale patrimonio limitandolo ad essere l'alternativa al nove. Probabilmente, per risolvere la questione, serve uno step in più del terzino destro titolare, Mattia De Sciglio, che dovrà diventare un uomo a tutta fascia consentendo alla Joya di potersi accentrare più volte nel corso della partita.