Il gol dell'ex punisce una Roma propositiva solo nell'ultimo quarto d'ora. La Juventus gestisce come sempre e con la stessa sapienza di Napoli per gran parte del match. Gli unici due errori potevano risultare fatali. Una tripla dimenticanza manda in porta Florenzi, il cui urlo del gol viene fermato dalla traversa. E poi, all'ultimo respiro, l'occasione più clamorosa per la Roma. Clamorosa come la goffaggine di Benatia e Chiellini che non si intendono e si ostacolano a vicenda, mandando in porta Schick. Dovrebbero erigere un monumento a Szczesny che ipnotizza l'attaccante ceco e salva il risultato. Tre punti dunque che, sommati agli altri scontri diretti, vedono la Juventus imbattuta nei confronti con Napoli, Inter e Roma. Non è esente da svarioni difensivi nemmeno la Roma. Meno palesi rispetto a quelli della Juventus, il quartetto titolare è apparso più volte in affanno, regalando svariate occasioni ai bianconeri ma mai capitalizzate a pieno. Sul gol subìto, Fazio è rimasto immobile a vedere Benatia colpire la palla per ben due volte. E non si parli di blocco su Kolarov et similia perché un giocatore non può essere libero di tirare due volte dentro l'area piccola. 

Allegri l'ha preparata bene ancora una volta, mettendo in campo una formazione speculare al 4-3-3 di Di Francesco ma con meno spregiudicatezza d'attacco e più solidità difensiva. Il lavoro di Cuadrado e Mandzukic è risultato fondamentale per la fase d'interdizione, un po' meno per quella propositiva ma comunque presente. A differenza del match contro il Napoli, contropiedi affidati a Pjanic, ben coadiuvato da Matuidi, e non alle due ali come invece era accaduto al San Paolo. Proprio il francese è stato, come al solito, il giocatore fondamentale che ha permesso al centrocampista bosniaco di agire in totale libertà. Non a caso, la sua uscita prematura dal campo ha visto la Juventus essere schiacciata nella propria area, complice anche un calo fisico abbastanza evidente. Alle due ali bianconere, dunque, spettava il compito di arginare i pari ruolo romanisti.  

Per il fantasista bianconero Paulo Dybala, zero minuti. Mai successo in un big match da due anni a questa parte se non causa infortunio. E sembra paradossale a dirsi ma questa non era una partita per lui. L'intensità e la fisicità dei due centrali difensivi della Roma, Fazio e Manolas, insieme ad un centrocampo "muscoloso" come quello giallorosso, avrebbe potuto essere una gabbia per il talento di Paulo. E di conseguenza la Juventus avrebbe potuto soffrire moltissimo anche nel ripiego difensivo, cosa che Mandzukic e Cuadrado hanno fatto benissimo. Impensabile allo stesso tempo levare uno dei tre centrocampisti, incluso Khedira. Sebbene il tedesco non sembri essere al top della forma, il suo apporto è stato pressoché fondamentale per dare ordine alla squadra. Pochi inserimenti, senza dubbio, ma così come per Dybala, la partita non era quella adatta.