È ovviamente soddisfatto mister Oddo dopo il poker della sua Udinese contro il Verona. Il mister però predica calma e indica la strada per continuare a macinare risultati.
Ora molti parlano di un'Udinese che può puntare ad altri obiettivi: "Si dicono mille cose, ognuno ha il suo pensiero. Noi dobbiamo interessarci poco a quanto si dice sulle singole partite e migliorare, lavorando passo per passo sui nostri limiti. Oggi ci sono stati grandi passi avanti, prima c'erano grandi risultati. La manovra difensiva ha girato ancora meglio, mentre in avanti tutto sembrava un po' più fluido. Dobbiamo continuare su questa strada. Ho detto ai ragazzi che bisognerebbe incominciare ogni gara come questo secondo tempo. Non credono ancora del tutto alle loro capacità. Il prossimo passo è allungare questi 45' all'arco di tutta la partita".
Il percorso deve continuare: "Ho detto che era la più importante perchè era quella che veniva, ora la più importante è la prossima. Dobbiamo continuare passo dopo passo. Ci teniamo stretti queste quattro vittorie e bisogna continuare a crescere, facendo emergere le nostre qualità e migliorandole. Più la notte è buia più è radiosa l'alba".
Altra grandissima prestazione di Barak: "Barak è una mezzala perchè giochiamo a cinque, perchè sennò potrebbe fare più cose. Caratteristica dei giocatori tatticamente intelligentemente. Oggi lui è emerso perchè ha segnato due gol, ma tutti hanno fatto una grande prestazione. Sta migliorando tantissimo perchè è supportato da una squadra vera".
La squadra ha cambiato visibilmente mentalità: "La miglior medicina per la convinzione sono i risultati. Nel momento in cui uno staff propone delle cose e sono supportate dai risultati allora c'è convinzione. Poi c'è il gioco di squadra. In acanti se tutti fanno i movimenti chiesti allora si può pungere, così come se ci si difende di gruppo allora si difende meglio".
Non bisogna farsi prendere però dall'euforia: "Il pericolo e gli stimoli stanno dappertutto. Per tutti l'entusiasmo è fondamentale. Il mio compito, quello dello staff e della società è quello di rimanere coi piedi per terra, perseguendo un obiettivo concreto. Dobbiamo pensare di partita in partita. Poi faremo i conti e vedremo se saremo stati bravi e se potremo decidere se cambiare questi obiettivi".
Il nuovo percorso ha dato forse più risultati di quanto ci si potesse aspettare: "Ci speravo. La mia unica convinzione era quella che questo gruppo può fare molto di più. Massimo rispetto per il mister precedente, non ci sono nè demeriti suoi nè meriti miei. Ci sono i momenti, Ancelotti per esempio è un grande allenatore che mi ha insegnato tutto, ma quest'nno per lui ci sono delle difficoltà. La mia speranza era quella di far capire subito cosa cercavo".
Quarta vittoria consecutiva: "La più grande verità è che ogni partita è una storia a sè. Quando mi si è chiesto se l'Udinese dopo aver vinto a Milano potesse battere una squadra sotto in classifica ho risposto così. La differenza tra i grandi campioni e i giocatori normali sta soprattutto nella testa. È in queste partite che puoi fare lo step mentale. Qualunque sia l'ambiente e la squadra che hai di fronte devi essere sempre equilibrato e approcciare sempre la gara nel modo giusto. Poi le partite si possono sbagliare, ma l'importante è dare tutto quel che si ha".