Fiorentina e Genoa si annullano, termina 0-0 al Franchi. Crea di più la compagine di Pioli, che però ha il difetto di spegnersi troppo presto di fronte ad un Genoa rintanato e remissivo. Fiorentina che resta 8°, ma rosicchia un punto a Milan e Sampdoria; Genoa quartultimo a +1 sulla zona retrocessione. 

Senza timori reverenziali, il Genoa attua un pressing alto asfissiante nei primi minuti, richiamando in avanti anche gli esterni di centrocampo intenti a braccare i portatori di palla viola. A tale tema tattico, Pioli risponde con verticalizzazioni rapide a cercare la mezz'ala tra le linee, mentre i tre tenori davanti svariano a braccetto con il trittico di difendenti in maglia bianca. Il primo squillo della gara è affidato a Taarabt; al 5' l'estrosa mezza punta prende palla a centrocampo, sprinta verso la porta, ubriaca i centrali, ed effettua la conclusione. Palla poco alta, brivido per i padroni di casa. E' una furia Taarbat, esplicativo il suo tambureggiante strappo fermato solo dalla scivolata fallosa di Astori a ridosso del limite. Il match si accende, le conclusioni si susseguono. Apre il rubinetto Brlek con uno schiaffo dai 20 metri respinto a mano aperta da Sportiello, rispondono Simeone - colpo di testa sterile a centro area - e Chiesa - destro poderoso che sfila sul fondo - tra il 16' ed il 18'.

Al 24' tenta la fortuna Pezzella, girando verso la porta il calcio piazzato di Veretout. Fioccano i gialli - Thereau per simulazione contro Izzo, e Brlek per fallo a centrocampo - mentre le due compagini continuano a ricamare calcio senza rinchiudersi nelle rispettive aree. La luce del Genoa rimane Taarabt, devastante quando si accende e scala le marce, dall'altro lato ci prova Chiesa a slabbrare una difesa compatta e corsa. I gigliati - sul finale di tempo - prendono fiducia ed incalzano i propri dirimpettai: Simeone tenta la fortuna dal limite calciando largo, Biraghi manca l'appuntamento con il gol arrivando tardi e mancando il tap-in sotto porta. Ballardini perde Spolli per infortunio - dentro Rossettini - Biraghi chiude le ostilità del primo tempo con un tracciante terminato alle stelle. 

Fonte: ACF Fiorentina / Facebook

La seconda fetta di gara viene aperta da Laurini, che colpisce in tuffo un cross di Biraghi dalla destra cercando - senza fortuna - il palo lontano. Gli uomini di Pioli provano a tarpare le ali al Genoa, chiudendo bene gli spazi e ripartendo con gamba, qualità ed intelligenza. Chiesa - al 5' - scalda i guantoni di Perin con un fendente velenoso, tre minuti più tardi Simeone calcia alle stelle all'altezza del dischetto graziando l'estremo difensore ospite. Pericoloso anche Pezzella al ridosso del 10'; deviazione aerea che fa la barba al palo. Ballardini getta nella mischia Lapadula - out Pandev - per aumentare il peso dell'attacco e far salire la squadra. Il Genoa si rintana nella propria metà campo, crea nulla, e fa solo densità. Pioli spariglia le carte, e prova a vincerla; dentro Eysseric e Babacar per Thereau e Simeone.  

I padroni di casa provano a stanare il Genoa con una manovra ragionata condita dai tagli profondi e movimenti ad uscire dei tre davanti. Ma gli spazi latitano, e le conclusioni sono sempre dalla lunga distanza come testimoniano i fendenti di Chiesa e Veretout neutralizzati con tranquillità da Perin. Passano inesorabili i minuti, e la stanchezza attanaglia la Fiorentina che, compassata, costruisce azioni senza mordente. L'ultimo gemito della gara è di Biraghi - girata al volo a centro area - 0-0 il risultato finale.

Fonte: ACF Fiorentina / Facebook