Contavano i tre punti e quelli sono arrivati. Di certo però al Friuli (Dacia Arena) ieri non abbiamo assistito alla miglior partita dell'Udinese di Massimo Oddo, anzi, è stata forse quella dove le Zebrette hanno cercato di ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo. Il gol segnato subito da Barak, bravo a sfruttare il cross di Widmer e la dormita incredibile che ha colpito la difesa delle Streghe, ha messo fin dai primi minuti la gara su dei binari ben precisi. Dopo il vantaggio i bianconeri si sono abbassati tantissimo, lasciando l'iniziativa all'undici di mister De Zerbi, che però ha confermato ancora una volta di mancare degli elementi necessari per riuscire a fare veramente male ad una squadra di Serie A che ha idea di come difendersi. Lo stesso tecnico ex Palermo nella conferenza stampa prepartita ha confermato che a questa squadra manca l'esperienza per poter competere, perchè il gioco c'è stato, quello non si può discutere. Gli ospiti infatti avrebbero meritato ampiamente quanto meno il gol del pareggio, visto che l'Udinese dopo il decimo minuto (traversa di Adnan su punizione), si è abbassata quasi completamente nella propria metà campo, affidandosi solo a qualche spunto di Maxi Lopez e Barak per provare a colpire.
Il raddoppio firmato da Lasagna, che ha messo dentro una delle tre occasioni avute, ha messo in ghiaccio la partita e nemmeno un secondo tempo decisamente opaco da parte dei bianconeri ha permesso al Benevento di trovare la via del pareggio. Andando nello specifico del gol dell'ex Carpi, si sono palesati nuovamente i tanti limiti della squadra campana, visto che Kevin ha sbagliato lo stop, si è allungato troppo il pallone, ma è riuscito comunque a colpire. La sensazione è stata che l'Udinese si sia sentita superiore dopo il gol segnato, andando così a giocare una partita dove ha profuso il minimo sforzo per portare a casa punti. Non è sicuramente un atteggiamento molto positivo. In tanti non hanno infatti dato le risposte che ci si sarebbe aspettati. Jankto ha sbagliato molto, così come Fofana, mentre dietro sono arrivate le prestazioni migliori, anche perchè per Nuytinck e compagni gli unici pericoli arrivavano realmente dalle accelerazioni di D'Alessandro, gli altri avversari raramente si sono fatti vedere in fase di costruzione. Questo ha permesso, per esempio, a Bizzarri di commettere un errore senza avere conseguenze, visto che il tiro di Letizia respinto male poteva costare tantissimo, ma Puscas non ha colpito.
Hanno deluso anche i neoentrati. Escludendo Ingelsson, che ha avuto a malapena dieci minuti a disposizione, De Paul e Balic non si sono calati nel modo giusto nella partita, così come diversi loro compagni. Il croato ha provato a giustificarsi dicendo che il suo ingresso è coinciso con un momento delicato della partita, ma la squadra è parsa avere poca personalità, il che non corrisponde a quanto visto con Napoli, Perugia e Crotone. Probabilmente la cosa è stata dovuta alla caratura dell'avversario, ma anche De Zerbi è rimasto sorpreso dall'abbassamento di baricentro bianconero dopo la rete del vantaggio, quando invece in Calabria la squadra ha continuato a giocare normalmente anche dopo la prima rete. Difetti dunque su cui Oddo dovrà continuare a lavorare. La strada tracciata però sembra quella giusta, ora manca qualche punto per arrivare al giro di boa del girone di ritorno con 21/22 punti, ma i primi due scontri "ad alta tensione" sono stati vinti e per ora questo deve bastare.