Chiamato per traghettare. Sarà questo il compito di Giuseppe Iachini, neo-tecnico del Sassuolo subentrato a Cristian Bucchi, esonerato a causa di un percorso tutt'altro che positivo nella prima parte di stagione. Durante la conferenza stampa di presentazione, l'ex Palermo ha dimostrato subito un grande rispetto per il lavoro del collega: Volevo salutare per prima cosa Cristian Bucchi, che conosco bene, nel nostro mestiere accadono queste cose, a lui va il mio ringraziamento per quanto fatto e il mio supporto affettivo. Poi ringrazio il Dottor Squinzi e il dg Carnevali per avermi scelto. Credo che sia la possibilità di fare bene, non ho la bacchetta magica, ma posso solo garantire lavoro, professionalità e con questo ragazzi credo che i risultati arriveranno".
Importanti, poi, anche le parole di Giovanni Cardinali a inizio conferenza stampa: "Per prima cosa vorrei fare un ringraziamento a mister Bucchi e al suo staff, allontanare un allenatore non è mai un piacere, soprattutto per la persona che è lui, sicuramente ha fatto delle cose buone, inutile cercare delle colpe, auguro a Bucchi il meglio per il futuro. Detto questo, diamo il benvenuto a Mister Iachini". Continua, Iachini, parlando della sfida di Tim Cup contro il Bari: "Dobbiamo essere positivi, potremo verificare dei ragazzi, la loro condizione psico-fisica, sarà una partita che mi darà indicazioni su quello su cui dovrò lavorare con insistenza, anche se poi facendo questo mestiere, le idee chiare le ho. La Tim Cup è un'opportunità, il top sarebbe avere avuto una settimana di lavoro per far capire quello che voglio, ma iniziamo a lavorare e verifichiamo già da domani come va".
Inevitabile, poi, il passaggio sulla pesante eredità lasciata da Eusebio Di Francesco: "Non mi preoccupa, ogni allenatore porta le sue idee e quello che le sue esperienze gli hanno dato, io vorrei portare i ragazzi ai livelli a cui siete abituati a vederli, dal punti di vista psicofisico, delle certezze che in certi momenti possono mancare. I moduli che utilizzerò? "Non sono integralista, per le scelte mi sono sempre basato sugli uomini a disposizione e su come stanno. Ho giocato con diversi moduli, conta come la squadra attacca, l'intensità che ha, l'equilibrio, le distanze tra i reparti, la compattezza. Lavoreremo su questo e ci creeremo anche delle varianti, perché a volte il campo dà risposte diverse da quelle che si pensava. Ad oggi l'idea è dare continuità a quanto fatto fino ad oggi".
In ultimo, Iachini ha parlato del Sassuolo e di alcuni giovani presenti in rosa: "Che idea mi ero fatto a inizio stagione? Non avendo cambiato molto rispetto allo scorso anno, si vedevano delle qualità per fare un bel percorso tecnico tattico, dando soddisfazioni ai propri tifosi. Noi cercheremo di far salire la prestazione del singolo, quindi dei reparti e della squadra. Il calcio non è una scienza esatta, c'è bisogno di trasmettere delle convinzioni e per farlo l'unico modo è il lavoro sul campo. I giovani sono una risorsa importante, ma non devono giocare o no perché sono giovani, dipende dal lavoro sul campo, non c'è età, se uno fa bene gioca, a 20 come a 30 anni. Icardi l'ho avuto alla Sampdoria a 18 anni, allora era un ragazzino della Primavera e ha giocato, stessa cosa per Dybala e Belotti, sono ragazzi cresciuti sotto la nostra guida, mi auguro di farne crescere altri qui".
[source: tuttosassuolocalcio.com]