"Oggi non si poteva fare di più" e quanto detto da mister Oddo è la sacrosanta verità. In una partita sonnacchiosa per chiunque non fosse tifoso di una delle due compagini, l'Udinese ha dato il massimo contro il Napoli, finendo però punita da un episodio. Purtroppo dunque commentiamo una sconfitta nonostante una prestazione abbastanza convincente. Ora che abbiamo finalmente scoperto in che direzione sta andando il lavoro del nuovo tecnico friulano, possiamo un attimino capire anche quali siano le sue idee per cercare di riportare le Zebrette in posizioni di classifica un po' più tranquille, visto che con ieri il distacco dal terzultimo posto è sceso a un +2 molto sottile, con la SPAL che ha anche per ora il vantaggio dello scontro diretto. Moltissime le note positive dal big match dunque, ma i punti prima o poi devono arrivare e contro Perugia (in Coppa Italia), Crotone e Benevento devono arrivare risultati positivi, altrimenti questa prestazione sarà stata semplice fumo negli occhi.

Si è rivisto Scuffet, in campo per la squalifica di Bizzarri. Il talentino ha messo in mostra una prestazione importante. Non è mai stato impegnato severamente, però è parso più sicuro di prima, con il mezzo miracolo sul rigore che poteva essere la ciliegina sulla torta. Ora contro il Perugia potrebbe avere una seconda chance per riprendersi il posto definitivamente, come da programmi di inizio anno. La vera novità però è stata la difesa a tre. Oddo, per cercare di limitare il possibile spaesamento per il nuovo modulo, ha inserito i giocatori tatticamente più pronti per il calcio italiano. Così dietro si sono collocati Samir, Danilo e Angella nonostante quest'ultimo abbia sempre palesato dei limiti tecnici abbastanza evidenti, commettendo anche l'errore fatale in occasione del rigore assegnato al Napoli. La retroguardia sembra però aver tratto giovamento dal cambio. Samir dice di aver potuto fare una grande partita perchè ora è tornato nella sua posizione. Non si vuole far polemica, ma allora deve spiegare perchè l'anno scorso da terzino sinistro abbia giocato perfettamente, mentre in queste prime partite sembrasse un fantasma. Bisogna anche dire che i due esterni sono stati abbastanza ancorati nella propria metà campo, salvo qualche incursione di Adnan. Sarà da vedere come questo schema reggerà quando, come con Crotone e Benevento, ci sarà anche da assaltare l'avversario e non si potrà fare quasi solo una delle due fasi.

In mezzo al campo Oddo si è subito distinto per la scelta di mettere in panchina Jankto, preferendogli Barak, Balic e Fofana. L'assenza di Kuba non si è sentita minimamente (il che la dice lunga sul suo impatto nelle partite precedenti). Il giovanissimo croato invece ha dato un segnale importante. Potrebbe essere il perno su cui far girare il centrocampo, ma non bisogna dimenticare che le figure su cui appoggiarsi in questa squadra mancano. Per esempio, nell'anno in cui esplosero Asamoah ed Isla, la squadra poteva comunque contare su un Di Natale o un Sanchez nel momento di down di qualcuno dei giovani. Questo per dire che bisogna fare attenzione nel caricare di troppe responsabilità il ragazzo, che dovrà avere sì spazio, ma che non andrà nemmeno sepolto quando magari la squadra non girerà a dovere. Prestazione solita di Barak, mentre Fofana ha dato ancora segni di opacità, sintomo di come il problema nel suo caso probabilmente non sia la poca voglia di fare, ma proprio un infortunio molto traumatico da cui ha recuperato da un po', ma che evidentemente richiede ancora tempo per essere metabolizzato.

La vera nota dolente è l'attacco. De Paul trequartista ha dato segnali di vita, svariando tra il centro e la parte sinistra dell'attacco, libero di inventare. Una prestazione positiva che si sarebbe potuta concretizzare in qualcosa probabilmente con al fianco una punta vera. Purtroppo infatti si segnalano ancora i problemi per quanto riguarda gli attaccanti. Perica potrà dire quante volte vuole di essere una prima punta, ma sta di fatto che non indovina mai i movimenti giusti di quella che dovrebbe essere una vera prima punta. Corre tanto, ripiega fino al centrocampo, ma in area la sua presenza non si fa sentire e può colpire solo in contropiede. Lasagna poi è stato quasi nullo al momento del suo ingresso in campo, mentre Bajic non ha avuto il tempo materiale per incidere. Un problema non di poco conto, in un momento in cui le mezzali o sono fuori forma (Fofana e Jankto) o sono nuove e devono ancora imparare del tutto i tempi giusti per inserirsi in area (Barak e talvolta Balic). L'assenza di una punta vera in una partita come quella contro il Napoli, dove difficilmente arrivi a pungere visto il divario tecnico, può anche passare inosservata, ma nelle prossime partite, dove ci sarà anche da attaccare, bisognerà trovare una soluzione per arrivare al gol. Segnali dunque positivi, ma questa prestazione andrà ripetuta nelle prossime gare, con un problema attaccante da risolvere al più presto.