Federico Chiesa ha da poco firmato il rinnovo contrattuale, fino al 2022, con giusto adeguamento per ciò che riguarda il suo ingaggio. È diventato il nuovo simbolo viola, il nuovo simbolo di questa giovane Fiorentina. Punto di riferimento per la città, il diretto interessato sorride: "Ho voluto continuare questo progetto di crescita personale con la società. Sono cresciuto qui, devo tanto alla Viola, ci ho trascorso 10 anni bellissimi. In questo momento però ho il dovere di essere concentrato sulla gara di domani perchè questo è un momento cruciale della stagione e ci teniamo a chiudere l'anno nel migliore dei modi".
Sfida di domani parecchio spigolosa, per la Fiorentina c'è la Lazio, all'Olimpico: "La personalità del gruppo della squadra di Inzaghi è sorprendente, insieme alla loro determinazione. È riuscita a strappare la vittoria in casa della Juventus con pieno merito. I bianconeri non perdevano da 49 turni. Troveremo un avversario molto preparato, con un attaccante, Immobile, che è uno dei migliori d'Europa. In più saranno vogliosi di cancellare la delusione del derby. Ci attende una gara molto dura, non bisogna commettere sbavature, dovremo essere lucidi per tutti i 90' minuti".
Cocente ancora la delusione per la mancata qualificazione al Mondiale dell'Italia. Chiesa sogna di essere protagonista del prossimo ciclo: "Spero in una chiamata del prossimo commissario tecnico. Ora faccio ancora parte dell'Under 21 e nel 2019 c'è l'Europeo qui in Italia. Un appuntamento al quale vogliamo prepararci nel migliore dei modi. Non nascondiamo che il nostro obiettivo è vincerlo". Al prossimo Mondiale non tiferà per nessuna squadra, per lo Scudetto, invece, il figlio d'arte è convinto che sia corsa a due: "Credo che il campionato se lo giochino Juventus e Napoli, sono le favorite. Ci sono altre squadre forti, su tutte l'Inter, la Roma e la Lazio, ma le prime due hanno per me qualcosa in più".
Intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport