Nel claudicante inizio della Juventus, più a livello di prestazione che di risultati, una delle mancanze che si è più notata è stata quella di Alex Sandro. Il terzino sinistro brasiliano, intendiamoci, ha giocato molte delle partite fin qui disputate, ma nessuna al livello di quelle dello scorso anno. Quello schierato da Allegri fino ad ora sembra essere il gemello scarso di Sandro: impreciso in fase di costruzione, poco propositivo ed impacciato in difesa. 

L'esterno verdeoro non sembra essere quel trattore che fino allo scorso anno ha aiutato la squadra di Torino ad eccellere in Italia ed in Europa, anche se a differenza delle prime uscite stagionali dove era evidente un ritardo di forma fisica, ora sembra essere più un problema di testa e motivazioni. Non è infatti un mistero che Alex Sandro sia stato un oggetto pregiato del mercato estivo, quando le sirene d'Albione hanno suonato per lui. Il Chelsea di Antonio Conte lo voleva fortemente, arrivando ad offrire una cifra molto alta sia come prezzo d'acquisto, sia come ingaggio. La Juventus ha sempre rimandato le offerte al mittente, forte della volontà del giocatore, ma ora sembra che il brasiliano siano quanto mai distratto e forse senza le motivazioni necessarie per rendere al massimo. 

Allegri è il primo a pensare che sia un problema di testa, non di fisico, e sta provando a spronare il giocatore promuovendo la rivalità con Asamoah, anche in conferenza stampa: "a sinistra ho due scelte di livello: c’è Alex Sandro ma c’è anche Asamoah". Il ghanese contro il Milan ha fatto vedere di essere tornato ai livelli pre infortunio, tornando ad essere quindi una valida scelta per la corsia sinistra, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva. La presenza dell'ex Udinese dovrebbe essere un buono stimolo per far rinascere la voglia di competere di Sandro, che resta comunque un patrimonio della Juventus che nessuno vuole perdere. Nel frattempo, però, il brasiliano, si accomoderà ancora in panchina per la gara di campionato contro il Benevento, un match facile sulla carta ma da non fallire.