Le due partite di Champions League contro lo Sporting Lisbona hanno mostrato una possibile nuova mossa tattica di Massimiliano Allegri, ovvero l'inserimento di Douglas Costa sulla fascia sinistra, lo spostamento di Mandzukic sull'out opposto e il conseguente abbassamento di Juan Cuadrado sulla linea di difesa. 

Entrambe le volte, il tecnico livornese è dovuto ricorrere a questa soluzione quando il risultato momentaneo richiedeva una scossa, ovvero sull'1-1 a Torino e sull'1-0 a Lisbona, trovando in ambedue le occasioni il gol richiesto. L'impressione è quindi che questa sia una soluzione da adottare in caso di emergenza, come potevano essere le due sopracitate, mentre non è ancora omologata per il classico copione. Sull'out di destra la Juventus dispone dell'esperto Lichtsteiner, escluso però dalla lista Champions, di De Sciglio, out fino a martedì scorso e di Howedes, ancora oggetto misterioso anche se in rampa di lancio. Per sopperire alla mancanza di un terzino, Allegri ha adattato Sturaro con discreti risultati, ma ora sembra stia seriamente pensando di osare ancora di più adattando Cuadrado, con buona pace dei tre citati che quindi potrebbero subire il trattamento patito dal colombiano nella scorsa stagione, quando Dani Alves iniziò ad essere schierato come esterno alto con Barzagli a coprirgli le spalle. 

E' dunque giunto il momento di capire quanto il colombiano possa realmente occupare lo slot di terzino destro. La premessa tattica fondamentale è che questa opzione può esser messa in atto solo se davanti a Cuadrado ci sarà Mario Mandzukic, più abituato e ligio al sacrificio rispetto a Douglas Costa e Bernardeschi. Il colombiano è un giocatore estremamente offensivo, che fa della spinta e del dribbling i suoi punti di forza, ma che negli anni in bianconero ha mostrato un netto miglioramento delle sue skill difensive, già evidenziate peraltro a Firenze. Grazie all'abnegazione messa in atto sotto gli ordini di Allegri, Cuadrado ha mostrato come sia difficile saltarlo in fase di ripiegamento grazie alla sua agilità che gli permette di recuperare il tempo di gioco e di intervenire spesso in maniera pulita con un contrasto sulla palla. Oltre a questa caratteristica fisica, il colombiano è anche un ottimo giocatore in fase di non-possesso, tanto che raramente lo si trova in una posizione sbagliata rispetto alla linea di centrocampo. Certo, seguire una linea mediana è totalmente differente che seguire quella difensiva, applicazione del fuorigioco in primis, ma non è un adattamento che Cuadrado non può eseguire con un all'allenamento mirato. 

L'arretramento dell'ex Chelsea, inoltre, garantirebbe anche un boost notevole in fase di spinta, creando un binario di destra che sarebbe competitivo come quello di sinistra. Provate ad immaginarvi un uno-due tra Cuadrado e Mandzukic o Dybala, con il colombiano a portare palla e poi riceverla per inserirsi o crossare per la testa di Higuain, un arma letale. E' ovviamente scontato che il passaggio del colombiano in difesa richieda anche un enorme sacrificio da parte dei centrali che dovrebbero mutare il loro modo di agire, e con loro tutta la squadra, spingendosi verso un'aggressività al portatore di palla molto più marcata. 

Lo spostamento di Cuadrado nella linea difensiva, quindi, non è così impensabile, anche se certamente richiede tempo e abnegazione da parte del colombiano, ma anche di tutta la squadra. La Juventus di Allegri, però, ci ha ormai abituato a cambi di pelle inaspettati, come il passaggio al 4-2-3-1 dello scorso anno o alla difesa a 4 del primo anno, tutti riusciti con ottimi risultati e quindi un nuovo mutamento non è da escludere.