Nella sala stampa dello stadio Josè Alvalade di Lisbona sono il tecnico Massimiliano Allegri ed il capitano Gianluigi Buffon a presentare la sfida di Champions League tra Sporting e Juventus, che potrebbe determinare per i bianconeri lo scatto decisivo in direzione qualificazione agli ottavi.
Il primo a prendere la parola è il portiere: "Finora non abbiamo scelto di fornire prestazioni non sempre all'altezza. La condizione psicofisica sta crescendo e stiamo migliorando. Con le gare da dentro o fuori dentro di noi troviamo la forza per dare le risposte con dobbiamo". Sul fatto che sia ancora al top dopo così tanti anni dice: "Sono molto amico del Presidente (ride, ndr). Con il lavoro settimanale cerco di dare il massimo per fare in modo che l'allenatore possa contare su di me. Finché vuoi essere protagonista, l'unico modo per esserlo è svegliarsi, andare a Vinovo e allenarsi per sé e per i compagni". Sugli avversari invece la pensa così: "Lo Sporting ha creato problemi anche al Barcellona. Sono una squadra dura da battere per tutti perchè hanno molta fisicità e giocatori importanti. Il rischio è dato dal valore della squadra". Le parole di Buffon sono state uno stimolo per il risveglio di Gonzalo Higuaìn: "Quello che ho detto sul Pipa a Udine mi è venuto dalle viscere, non era nulla di preparato. Farò lo stesso con Dybala? No, sta nella logica delle cose avere un periodo di calo". Nessun dubbio sull'atteggiamento della squadra nella gara di domani: "L'idea è quella di giocare per vincere, sempre. Poi durante la partita capisci se si può osare di più o cercare di contenere".
Dall'altra parte, nel suo ruolo, ci sarà Rui Patricio, miglior portiere di Euro 2016: "Il premio è stato meritato per ciò che si è visto in campo. Il ruolo del portiere è determinante nelle squadre che vincono". Sulle critiche: "Cerco sempre di distinguere fra le chiacchiere e ciò che può far migliorare. Vanno elogiate le squadre che stanno facendo meglio di noi perché è qualcosa di straordinario, non va denigrata la Juve".
La parola passa poi ad Allegri: "Sono orgoglioso di far parte di questa squadra (che tra poco festeggia i 120 anni di storia, ndr). La qualificazione come regalo? Bisognerà fare una grande partita e capire come giocare, nonostante le assenze nello Sporting". Il clima, visto da fuori, è molto sereno all'interno del gruppo: "Deve essere così. Poi in partita la squadra deve metterci concentrazione e cattiveria agonistica: bisogna essere in grado di accendere l'interruttore durante il match e spegnerlo alla fine, perché è necessario quando si gioca ogni 3 giorni".
Il discorso scivola su Dybala: "A Milano ha fatto un'ottima prestazione. Fa parte della stagione di ogni giocatore avere dei cali, ma lui deve continuare così, sa come essere decisivo". Sull'inserimento dei nuovi: "La società ha lavorato molto bene sul mercato perché non è facile migliorare una squadra che è arrivata in finale di Champions League l'anno scorso. In questo modo posso gestire al meglio la rosa, sia in ottica futura che nel presente".
Sulla formazione: "Matuidi presente? Devo valutare, a Milano ha preso una botta. Terzino destro? Devo scegliere fra De Sciglio, Sturaro o Cuadrado. 4-3-3 da scartare? No, basta che Dybala faccia la mezzala, quando gioca lì la squadra gioca bene".