L'Udinese è arrivata all'ennesimo D-Day della stagione. Contro il Sassuolo sarà un'altra di quelle partite dove Delneri rischia seriamente il ribaltone e il tecnico è sembrato esserne conscio in conferenza stampa, visto che ha chiesto ai suoi una "svolta immediata". L'allenatore sta pagando un avvio di campionato terrificante, dove ha raccolto due vittorie su nove partite, con addirittura sette sconfitte. È uno dei peggiori avvii nella storia dell'Udinese, con le zebrette che non incassavano sei reti in un match solo da addirittura più di vent'anni. Le colpe non sono tutte sue. La fine del famigerato "progetto Udinese" da quando Gino Pozzo ha preso la guida della holding di famiglia è sotto gli occhi di tutti, ma l'unico modo per dare rapidamente una scossa a un ambiente sempre più perso nella depressione è cambiare la guida. Per la prima volta nella storia della presidenza Pozzo sono infatti arrivati insulti diretti, sempre con Gino nel mirino, considerato il principale protagonista della distruzione di quella che era una favola italiana.
Siamo però ancora a un terzo di campionato e si può provare quanto meno a mettere una pezza momentanea, in attesa di prendere decisioni che dovranno portare ad una svolta vera e non finta come negli ultimi cinque anni. Giampaolo Pozzo, il vecchio paròn, è ovviamente e giustamente furibondo per la situazione e starebbe riprendendo momentaneamente il comando delle operazioni, visto che il figlio Gino attualmente è... non si sa dove sia, forse a Londra dal Watford. Per Giampaolo, l'unico che può risollevare una rosa che oltre che essere mal assemblata ora è anche demoralizzata, è Francesco Guidolin, il fautore della cavalcata che portò l'Udinese a due preliminari di Champions consecutivi e ad uno di Europa League. Il compito però è arduo, il Guido quando è andato via ha rotto i rapporti con Gino Pozzo e la frattura sarà difficile da sanare, ma dalle parti è filtrato nelle ultime ore un leggerissimo ottimismo. Tutto questo comunque è legato ai risultati delle prossime due partite. Se Delneri riuscirà a raccogliere quattro punti contro Sassuolo e Atalanta, allora sarà salvo e potrà continuare a lavorare, altrimenti il ribaltone sarà inevitabile.
Oltre a Guidolin, ci sono comunque delle alternative. Il vero piano B si chiama Massimo Oddo, che è il principale indiziato per un'eventuale successione di Delneri. Affamato e voglioso di ripartire dopo la disavventura di Pescara, l'ex terzino del Milan potrebbe essere l'uomo giusto per ridare grinta alla squadra. Più sullo sfondo Edy Reja, apprezzato dalla società ma che non sembra troppo voglioso di tornare su una panchina (ha rifiutato la faraonica offerta da più di un milione del Benevento). In fondo alla classifica troviamo Davide Ballardini, mister partito benissimo con un'avventura più che soddisfacente con il Cagliari, ma che poi è andato in calando, collezionando fallimenti con Lazio, Palermo, Bologna e Genoa. Giorni caldissimi, Sassuolo sarà un crocevia fondamentale per l'Udinese, nel bene o nel male.