Il derby della Scala è del ChievoVerona di Rolando Maran. Al termine di una partita bella, emozionante, intensa e ricca di gol, la squadra clivense può festeggiare il successo ringraziando il provvidenziale ingresso di Sergio Pellissier, il quale rende vani gli sforzi di un gagliardo Hellas Verona capace di agguantare il pareggio nonostante l'inferiorità numerica. Scaligeri avanti con Verde dopo cinque minuti, prima della doppietta di Inglese e dell'espulsione di Zuculini che indirizzano le sorti della sfida. Pazzini illude i suoi dal dischetto, prima del gol decisivo del capitano dei padroni di casa, che fa volare i suoi a quota 15 in classifica. La squadra di Pecchia cade nuovamente, restando ferma a sei in graduatoria. 

Confermato il 4-3-1-2 nel Chievo di Maran, che sceglie Pucciarelli accanto ad Inglese con Birsa alle spalle. Castro ed Hetemaj in mediana. Risponde con il 4-3-3 Pecchia, che preferisce Verde a Valoti con Cerci e Pazzini di punta. Souprayen al centro della difesa al posto di Heurtaux. 

Avvio di gara tutto di marca ospite. Ritmo ed intensità sfrenati da parte dell'undici di Pecchia, che sorprende il Chievo e raccoglie immediatamente i primi frutti: sull'asse Cerci-Romulo nasce il cross sul quale Sorrentino smanaccia in malo modo sul sinistro di Verde, che da pochi passi porta avanti i suoi dopo 5 minuti. I clivensi non subiscono il colpo e provano immediatamente a scuotersi: Birsa gira di testa sul traversone di Cacciatore ma non centra la porta, stesso destino per la zuccata di Dainelli. La squadra di Maran alza il baricentro dell'azione, sale di colpi, mentre l'Hellas fatica ad uscire dalla propria trequarti: Pucciarelli ci prova dal limite al ventesimo, ma non angola a sufficienza. E' il preludio al pareggio, che arriva due minuti dopo: Birsa batte perfettamente la punizione dalla destra, Inglese approfitta dell'ennesima disattenzione della difesa scaligera e batte Nicolas.

Il gol del pari non appaga i clivensi, i quali continuano a pressare altissimi i portatori di palla ospiti, palesemente alle corde: l'ex trequartista del Milan ci prova col mancino ma senza precisione. Il Chievo sente tuttavia l'odore del sangue e, complice l'ingenuità di Zuculini su Hetemaj, raddoppia: per Abisso il rigore è netto, Nicolas indovina l'angolo di battuta di Inglese, ma non c'arriva; 2-1 e gara ribaltata. Ottenuto il vantaggio la squadra di Maran tira leggermente i remi in barca, lasciando la possibilità in due occasioni a Cerci di punire, ma la retroguardia di casa fa buona guardia. Il pomeriggio nero di Zuculini - dopo la palla persa per la punizione del pari ed il fallo da rigore - diventa completo quando il regista interviene in maniera pulita, ma ruvida, su Birsa: per Abisso è secondo giallo, Hellas in 10 poco prima dell'intervallo. Inglese sfiora il tris personale allo scadere, ma la sua girata è alta. 

La ripresa inizia con un cambio nell'Hellas: Buchel rileva Cerci andandosi a posizionare nella sfera di campo lasciata vacante da Zuculini (4-4-1). Nonostante l'inferiorità numerico la squadra di Pecchia si rende protagonista di un avvio di secondo tempo gagliardo. Pressing ed intensità feroce, Romulo conquista un angolo dalla destra, sul quale Caceres gira di testa; Gamberini devia di mano, Abisso consulta il VAR e decreta il rigore: Pazzini non sbaglia ed impatta. Stavolta i clivensi accusano il colpo, lasciandosi travolgere dalle avanzate dei cugini scaligeri senza rispondere. Maran cambia qualcosa, con Pellissier che subentra ad uno spento Pucciarelli nell'ultima mezz'ora, ma la musica non sembra cambiare: Bessa impegna Sorrentino dai venti metri, confermando il trend positivo per gli ospiti.  

L'entusiasmo e l'energia degli scaligeri cala fisiologicamente alla distanza, con il centrocampo del Chievo che prova a salire di colpi nei venti minuti finali. Inglese sfiora il tris, ma il gol del nuovo vantaggio è soltanto rimandato di qualche attimo: Cacciatore scambia con Castro, arriva sul fondo e trova il taglio perfetto di Pellissier che da due passi non può sbagliare. Stavolta l'Hellas non ha la forza mentale per rispondere e crolla di lì a poco: Castro e Cacciatore sfiorano il poker, lasciando aperta la porta alla speranza scaligera nel finale. Kean e Lee, subentrato a Verde, non trovano la sfera sul cross di Romulo, mentre il VAR annulla il gol di Stepinski per giusto fuorigioco. Castro sfiora l'eurogol dal limite, ma sfiora soltanto il palo alla destra di Nicolas; Birsa centra la porta ma Nicolas si supera prima del triplice fischio finale che fa esplodere la sfera clivense del Bentegodi. Vince il Chievo!