Juventus contro Sporting Lisbona – pardon, Sporting Clube de Portugal -, atto primo. Sarà la prima volta che queste due squadre si affronteranno nella loro storia in partite ufficiali, se si esclude il precedente del 28 giugno 1952, quando i bianconeri – guidati da un Giampiero Boniperti 24enne - vinsero 3-2 nella finale per il terzo posto nella Coppa Latina, l’antenata della Champions League.

Non è però la prima volta che la Juventus si trova davanti una portoghese: sono infatti 15 i precedenti con compagini lusitane, con 9 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte. Il primo incontro ufficiale in competizioni europee risale al 9 novembre 1966, quando la Juventus di Heriberto Herrera batté il Vitoria Setubal nei sedicesimi di Coppa delle Fiere per 3-1 allo Stadio Comunale, successo poi ripetuto nel ritorno in Portogallo – 0-2 il finale. Nel 1968 è il turno del Benfica, incontrato nella semifinale della Coppa dei Campioni 67-68: le aquile di Eusebio vinsero entrambi i match, 2-0 al Da Luz e 1-0 a Torino, accedendo alla finale, poi persa contro il Manchester United a Wembley per 4-1.

Passano 16 anni prima di un nuovo confronto diretto, ed è una grande occasione: la finale di Coppa delle Coppe, al St. Jakob Park di Basilea contro il Porto. I bianconeri – in maglia gialla per l’occasione – di Giovanni Trapattoni – che potevano contare su gente come Scirea, Gentile, Cabrini e Platini - si imposero per 2-1 grazie ai goal di Beniamino Vignola e Zibì Boniek, che resero inutile il momentaneo pareggio di Antonio Sousa; quella edizione fu storica perché per la prima volta una squadra vinse il torneo senza mai perdere nemmeno una partita. 9 anni più tardi è di nuovo il Benfica l’avversario, nei quarti di finale di Coppa UEFA: altro successo lusitano nella gara d’andata a Lisbona – 2-1 griffato da una doppietta di Vitor Paneira e dal rigore di Gianluca Vialli -, vendicato nel ritorno da un secco 3-0 – Kohler, Dino Baggio e Ravanelli i marcatori – per una Juventus che trionferà in quella edizione nella doppia finale con il Borussia Dortmund. Nell’anno successivo, sempre in Coppa UEFA, c’è il Maritimo sulla strada dei bianconeri: 0-1 in Portogallo – goal di Ravanelli – e 2-1 a Torino – doppietta di Ravanelli – nei sedicesimi di finale.

Marko Pjaca sblocca il match di Oporto | www.twitter.com
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Si arriva poi nel nuovo millennio, ed è il Porto a finire nel girone di qualificazione della Champions League 2001-02: 0-0 ad Oporto, 3-1 per la Juve a Torino, con Del Piero, Montero e Trezeguet a rimontare l’iniziale vantaggio di Clayton. Solo dolori nel 2014, ancora contro il Benfica: 2-1 per i portoghesi al Da Luz – Garay, Tevez e Lima – e 0-0 a Torino, nonostante un forcing disperato; Juventus eliminata ad un passo dalla finale di Europa League dello Juventus Stadium – poi vinta dal Siviglia, quando la maledizione di Bela Guttmann colpì per l’ennesima volta. Si arriva infine all’ultimissimo precedente, quello dello scorso anno. Ottavi di finale di Champions League, Porto-Juventus: 0-2 per i bianconeri al Do Dragao – Pjaca e Dani Alves -, 1-0 allo Stadium – Dybala su rigore.