Il derby di domenica 15 ottobre 2017 resterà negli annali delle sfide tra Avellino e Salernitana. Come il gol di Breda, quello di Calvaresi o la doppietta di Kutuzov e il "cuppino" di Riccio, la rete realizzata al 96esimo da Minala è destinata a entrare nella storia della rivalità sportiva tra le due squadre. Una rete che ha suggellato una rimonta incredibile, propiziata dal suicidio tattico di Novellino e dalla paura che a un certo punto ha bloccato le gambe irpine. Se ne parlerà per decenni, di questo gol, il nome di Minala finirà su striscioni e in infiniti cori. Un piccolo capitolo di storia del calcio, di quelli che ancora spingono a riempire uno stadii e ad appassionarsi di uno sport sempre più popolato da personaggi ambigui, schiavo di tv e scommesse.
La gara Novellino, conferma l'11 di Bari con l'eccezione di Radu per Lezzerini e Castaldo per Asencio. Bollini lascia in panca Rosina e si affida all'estro di Sprocati. I primi 45 minuti sono abbastanza soporiferi, ma i due portieri riescono comunque a mettersi in evidenza. Prima Radunovic respinge un colpo di testa di Castaldo, poi è Radu a disinnescare una punizione di Vitale destinata all'incrocio. Sprocati è ben contenuto da Ngawa, Bidaoui languisce in panchina e nei primi 45 minuti succede poco altro.
Le reti Di ben altro spessore la ripresa. L' Avellino passa con un colpo di testa di Kresic, al terzo gol consecutivo. Radunovic salva su Ardemagni e D'Angelo, ma nulla può sulla conclusione di Laverone, resa imprendibile da una deviazione. Sul 2-0, l' Avellino ha la gara in pugno, ma smette di giocare. Perché? Bollini manda in campo Rosina, poi tutto il suo potenziale offensivo con Ricci e Bocalon; Novellino tarda a inserire Bidaoui. La Salernitana accorcia su un angolo di Rosina, Rodriguez è il più lesto a mandarla in rete dopo una mischia. Che fa Novellino? Si chiude. Toglie Molina, ma ancora non inserisce Bidaoui, sceglie Paghera per poter controllare il centrocampo. L'Avellino si abbassa e la Salernitana prende campo. Radu salva in un paio di occasioni su Bocalon, ma nulla può su Sprocati. L'esterno slalomeggia tra le statuine della difesa irpina e a 5 minuti dal 90esimo sigla il pareggio. C'è aria di impresa, la respirano i tifosi granata. Paghera fallisce di tacco la rete che redimerebbe le sue due annate in Irpinia, poi sbaglia uno stop e regala alla Salernitana l'ultimo pallone. Radu rimanda il 2-3, all'ultimo assalto Minala ha tutto il tempo per piazzarla dove il portiere rumeno non può arrivare. L'ex Lazio si lascia andare a gesti indecenti verso il pubblico di casa, e a fine gara viene pestato dai giocatori irpini. Ma non è per questo che Minala sarà ricordato per i prossimi 30 anni: il suo gol è storia, più degli errori di Novellino, più del black out irpino.