A vedere il risultato potrebbe essere una sorpresa, sembra invece l'ennesimo deja-vu di questa stagione per la Juventus. Un'altra partita iniziata bene e buttata al vento in pochi minuti, un altro assurdo black-out che permette all'avversario di rimontare, e ancora una volta un'occasione sprecata nel finale da Paulo Dybala, che al 94' si fa parare un altro rigore da Strakosha. A decidere è Ciro Immobile, autore di una doppietta dopo un primo tempo in disparte, ma è tutta la Lazio che nella seconda frazione trova una marcia in più dopo un primo tempo difficile e sofferto. Momento complesso ora per la squadra di Allegri, che dovrà ancora una volta resettare tutto in vista della Champions League.

Al via Allegri sorprende: Dybala si accomoda in panchina e i bianconeri presentano un 4-3-3 con Matudi e Bentancur insieme al rientrante Khedira a centrocampo. Davanti tridente con Higuain al centro e Mandzukic e Douglas Costa. In difesa solita coppia centrale Chiellini-Barzagli, con Lichtsteiner a destra e Asamoah a sinistra. Formazione invece annunciata per la Lazio, con Luis Alberto confermato alle spalle di Immobile e centrocampo a 5 con Lulic e Marusic esterni. Dietro rientrano De Vrij e Bastos, titolari insieme al solito Radu.

Lo stadio prima del match | twitter
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Squadre che iniziano molto più abbottonate rispetto alla Supercoppa di due mesi fa, segno di quanto le cose siano cambiate in questo lasso di tempo. Ritmi bassissimi e poche idee da entrambe le parti, esterni che spingono col freno a mano tirato e impostazione macchinosa delle due formazioni. La Juventus ogni tanto mette la testa fuori dal guscio, ma il muro biancoceleste regge e in contropiede più di una volta gli ospiti sprecano delle buone occasioni per concludere a rete. L'unico a tentare una conclusione verso la porta è Matuidi, che dai 30 metri calcia però altissimo.

Dopo 23 minuti di nulla arriva la fiammata bianconera: Asamoah trova la profondità a sinistra, il cross all'indietro trova la gran girata di Khedira, murata da un grande intervento di Strakosha. Il più veloce sulla respinta però è Douglas Costa che arriva prima di tutti e insacca, tenuto in gioco da Bastos. La Juve prende campo e coraggio dopo il gol mentre gli uomini di Inzaghi faticano a reagire: Khedira impegna Strakosha con un missile dal limite, poi lo stesso portiere albanese rischia la frittata su un retropassaggio, rinviando addosso a Higuain che vede il pallone sbattere sulla traversa. E' l'ultima emozione di un primo tempo strano, caratterizzato da tre grandi occasioni (di cui una concretizzata) per i bianconeri ma che per il resto ha visto poco o niente.

L'esultanza di Douglas Costa | twitter
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Il secondo tempo inizia allo stesso modo, con i bianconeri in gestione e velocità contenute. Basta però una disattenzione a rimettere tutto in discussione: Luis Alberto riceve spalle alla porta e trova subito l'inserimento di Immobile, che buca la difesa avversaria e fulmina in diagonale Buffon, raggiungendo l'incredibile pari al primo tiro in porta del match per i biancocelesti. La reazione della Juve è immediata e l'occasione arriva ancora sui piedi di Higuain, che però calcia addosso a Strakosha sprecando tutto dopo un'ottima azione di Mandzukic.

Passano però pochi minuti e la combinazione Milinkovic-Immobile mette il numero 17 davanti a Buffon, che prova ad intervenire ma finisce per stendere l'attaccante di origini napoletane. E' proprio lo stesso Immobile ad andare dal dischetto per spiazzare il portiere avversario e siglare l'incredibile 2-1. Allegri si gioca le carte Bernardeschi per Douglas Costa e Dybala per Khedira: dopo due minuti sono proprio i due neo-entrati a creare pericolo in area biancoceleste, con l'ex viola che per poco non manda in rete una pennellata dalla sinistra dell'argentino. Al 71' la Juve termina i cambi con Sturaro al posto di Lichtsteiner, mentre Inzaghi toglie Luis Alberto per Nani e Immobile per Caicedo.

L'esultanza dei bianconeri | twitter
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La Juve non ci sta a perdere una partita per larghi tratti dominata, ma sotto porta manca la precisione e anche in fase di impostazione la manovra è affidata alla tecnica dei singoli più che a un'idea generale. I venti minuti finali sono di sterile assalto, con la Lazio che ormai ha preso le misure. La grande occasione arriva al 90' preciso: Dybala con un incredibile tiro al volo trova il palo a sbarrargli la strada. Sul ribaltamento di fronte il neo-entrato Caicedo raccoglie l'invito di Milinkovic-Savic in area ma trova la grande uscita di Buffon.

Sembra tutto finito, anche perché non c'è un vero e proprio assalto anche grazie ad una Lazio capace di prendere le misure ai bianconeri nel finale. Ma al 94' Bernardeschi nell'ultima azione del match viene steso in area da Patric, che prende sia palla che giocatore: Mazzoleni si affida al VAR che decreta il calcio di rigore. Dal dischetto torna Paulo Dybala, due settimane dopo Bergamo: il suo sinistro non è angolatissimo e Strakosha intuisce. Non c'è nemmeno il tempo di ricominciare a giocare, il tempo e scaduto. La Lazio fa l'impresa ed espugna l'Allianz Stadium, superando i bianconeri in classifica e aprendo un enorme interrogativo dalle parti di Torino: è l'ennesimo big-match sbagliato per la squadra di Allegri, che ancora una volta quest'anno nelle grandi partite è incredibilmente crollata.