Importante vittoria per il Bari, che al San Nicola batte di rimonta l'Avellino e risale in classifica. In una sfida tutt'altro che facile, i ragazzi di Grosso passano in svantaggio a causa di un piattone di Kresic, che dopo un batti e ribatti supera l'incolpevole Micai. Lo 0-1 irpino scuote però i biancorossi, che due minuti dopo pareggiano grazie ad un eurogoal di Improta. Al 71', infine, Galano completa la rimonta, battendo Lezzerini e concretizzando al massimo un rigore tutto sommato dubbio. Bari che sale dunque a quota 12, irpini fermi a tredici lunghezze.
Padroni di casa che scendono in campo adottando un incerottato 4-3-3, con Fabio Grosso costretto a schierare sia Cassani che Marrone in difesa, davanti a Micai. Fiamozzi e Morleo i terzini, incaricati di galoppare sulle fasce e di supportare Improta e Galano in fase difensiva. Nella zona centrale del campo, Petriccione, affiancato dalle mezz'ali Tello e Busellato. In mezzo al tridente, infine, Cissé. Solito 4-4-2, invece, per gli ospiti, dove è Asencio la spalla di Ardemagni. Davanti a Lezzerini, difesa a quattro composta da Ngawa, Migliorini, Kresic e Rizzato. A centrocampo, D'Angelo e Di Tacchio, affiancati dai centrocampisti Laverone e Molina.
Partita molto equilibrata, nei primi minuti, con Bari ed Avellino che non premono eccessivamente sull'acceleratore. Al 5' prima chance per i ragazzi di Grosso, con Improta che non riesce a concludere e a preoccupare un Lezzerini stranamente posizionato male. Affidandosi principalmente ad Ardemagni, gli irpini faticano a prendere le misure, affacciandosi al 12' in area barese, quando il numero 9 ospite chiede un rigore in seguito ad un contatto con Cassani. Aureliano fa cenno però di continuare a giocare. Il tentativo dell'ex Perugia è forse l'unico squillo, seppur timido, dei lupi, che non riescono a colpire con pericolosità le retroguardia barese. Dal canto loro, anche i ragazzi di Grosso si confermano manchevoli di quel plus per colpire Lezzerini, davvero senza voto nei primi quarantacinque minuti.
Al 21' azione confusa in area barese, alla fine è però Fiamozzi a rischiarare la situazione, spazzando. Tre minuti dopo è invece Petriccione a metterla dentro da punizione, esagerando con la potenza e mandando direttamente sul fondo il pallone. Alla mezz'ora di gioco, interrompendo una lunghissima fase di stallo, enorme chance per l'Avellino: cross basso di Laverone, liscio di Fiamozzi e pallone ad Ardemagni che, invece di tirare, serve l'accorrente Rizzato, il cui tiro manca di pericolosità. In scivolata, poi, ancora Laverone non la mette dentro. L'ultima azione di primo tempo capita al 44', quando è Galano a battere un colpo, trovando però solo il palo. Che tiro, per il numero 11 barese, in assoluto uno degli esterni più tecnici della categoria cadetta.
Secondo tempo simile al precedente, con tanto equilibrio e poche azioni potenzialmente pericolose. All'ora di gioco buona idea del folletto Galano, che pescato in fuorigioco non crea troppi grattacapi alla retroguardia irpina. Dando prova di forza ed attendendo il momento giusto, è l'Avellino a passare però in vantaggio, sfruttando un confuso batti e ribatti nell'area barese: minuto numero sessantacinque, punizione scodellata in mezzo e piattone mancino di Kresic, che appunto sfrutta la confusione nel rettangolo biancorosso. Poco male, comunque, per il Bari, che appena un minuto dopo pareggia i conti grazie ad un bolide di Riccardo Improta, che trafigge Lezzerini con destro davvero imparabile. Padroni di casa, dunque, subito rientrati in corsa. Le due reti ravvicinate scuotono definitivamente la sfida del San Nicola, ulteriormente animata da un dubbio rigore fischiato dal signor Aureliano ai danni dell'Avellino.
Sul dischetto, Galano non sbaglia, segnando al suo rientro il prezioso 2-1. Molta incertezza, comunque, sul presunto tocco di mano di D'Angelo che ha di fatto generato il penalty. Affatto incline a cedere i tre punti, gli irpini si proiettano in avanti al 77' e proprio con D'Angelo, che da posizione ravvicinata non riesce a battere Micai di testa, bravo a compiere una parata sopraffina. Cinque minuti prima del novantesimo, grande occasione per Tello, il cui tiro-cross viene respinto da Lezzerini e mandato in corner da Ngawa. L'ultima azione di gara capita sui piedi di Nenè, che al 91' non riesce a segnare a tu per tu con Lezzerini. Dopo quattro minuti di recupero, dunque, il Bari può esultare, conscio dell'importanza del successo. Migliore in campo per i padroni di casa, Galano. Per gli ospiti in evidenza Laverone.