Il cielo in casa Hellas Verona si è leggermente rischiarato, dopo lo 0-0 in casa e contro la Sampdoria, anche se la situazione di Fabio Pecchia è lungi dall'essere serena, considerando la penuria di risultati della rosa nella prima fase di stagione. Se si esclude la positiva seppur inutile prestazione contro il Napoli, infatti, gli Scaligeri non hanno quasi mai brillato, subendo ben undici reti e segnandone solo due. Per ripartire, i veronesi dovranno far leva sul pari contro la Samp e su quello contro il Crotone, cercando di far leva su un gruppo attrezzato quantomeno per tentare una salvezza difficile ma non impossibile. 

Affrontando al Bentegodi una Lazio ferita e con molte seconde linee viste i successivi impegni europei, Fabio Pecchia non dovrebbe stravolgere eccessivamente l'assetto della rosa, affidandosi ai calciatori di maggior talento. In difesa, poche sorprese, dove Caracciolo ed Hertaux proteggeranno Nicolas, affiancati dai terzini Romulo e Souprayen. Alzando l'asticella, qualche dubbio per l'ex secondo di Rafa Benitez: il primo, riguarda la mezz'ala mancina, con Bessa non certo del posto. Al suo posto, potrebbe salire Romulo, sostituito in difesa da Bearzotti. Confermati Buchel e Zuculini, con Valoti sulla trequarti. In attacco, al fianco di Pazzini, potrebbe esserci Kean, incalzato però da Alessio Cerci.

Parlando dell'attuale momento dell'Hellas, interessanti le parole dell'ex Galderisi, che al sito laziosiamonoi.it sottolinea l'obbligo di punti dei gialloblu: "A Verona c'è una situazione un po' difficile, non c'è ancora stata la quadratura del cerchio. C'è qualche problema da risolvere, fondamentalmente ci vorrebbe qualche risultato per dare fiducia ed autostima, cosa che finora non c'è stata. Il Verona deve giocarsi ogni partita come se fosse una finale, il tempo passa e la fiducia non deve mai mancare in una squadra che non raccoglie punti ed è appena salita nella massima serie. Per gli scaligeri sarebbe fantastico rimanere in Serie A e dare continuità al proprio lavoro".