Che sarebbe stata una partita difficile lo si poteva immaginare, e infatti la Juventus fatica contro una Fiorentina proveniente da due vittorie consecutive e alla ricerca del colpaccio all'Allianz Stadium. Dopo un primo tempo bloccato, con la squadra di Pioli concentrata più a difendere il risultato che a cercare il vantaggio, nella seconda frazione si apre qualche spazio e in uno di questi ci si infila Mario Mandzukic, sempre decisivo quando le partite diventano così equilibrate. Quinta vittoria consecutiva per i bianconeri che staccano l'Inter in testa alla classifica.
Turnover necessario per Massimiliano Allegri, che prova Sturaro terzino destro e Asamoah a sinistra, con mediana formata da Bentancur e Matuidi. In porta c'è Szczesny, alla seconda presenza stagionale. Pioli conosce bene l'importanza del match e rinuncia al riposo di Thereau e Benassi, regolarmente in campo. Davanti c'è il cholito Simeone, con dietro l'uomo più atteso per la partita di stasera: Federico Chiesa, fulcro del reparto offensivo nel 4-2-3-1 toscano.
Squadre che all'inizio si studiano, Juve che gioca molto sulla trequarti alla ricerca di spazi che però la Fiorentina non concede. Al minuto numero nove serve un calcio piazzato per il primo brivido: punizione dal limite di Dybala e palla a lato di pochissimo. La squadra di Pioli regge bene ma non crea, ed è un errore dei bianconeri a creare la prima chance viola al 23', quando Rugani perde malamente palla a favore di Simeone e Barzagli è costretto alle maniere forti per fermare l'attaccante argentino: sul pallone va Veretout che però calcia altissimo.
Lo scampato pericolo fa cambiare marcia ai bianconeri, che iniziano a spingere con più Veemenza: al 29' Sportiello toglie dalla testa di Cuadrado una palla d'oro di Asamoah. I ritmi però poi calano, e questo permette alla Fiorentina di richiudere nuovamente gli spazi, mentre la fase offensiva è praticamente inesistente, anche perché Chiesa soffre evidenti problemi di stomaco (addirittura costretto a prendere degli antiacidi a bordocampo) e Simeone naviga solitario in mezzo al quartetto difensivo bianconero. Higuain ha un risveglio improvviso al 43' con un bel destro a giro deviato, ma è l'ultimo spunto di un primo tempo abbastanza controllato da entrambe le squadre.
La ripresa però comincia con una Fiorentina molto più attiva, i bianconeri ci mettono qualche minuto a prendere le misure ma poi il match riprende la piega della prima frazione: Juve alla ricerca di varchi e occasioni, Fiorentina ben coperta e pronta a ripartire. Questa volte però il varco si apre, ed è Cuadrado a trovarlo con un gran cross dalla trequarti: al centro dell'area Higuain non arriva, ma sul secondo palo c'è Mario Mandzukic che insacca alle spalle di Sportiello.
Pioli prova a dare più spinta a destra con Bruno Gaspar per Laurini. Ma adesso sulle fasce la viola soffre: Cuadrado trova la discesa sulla destra, entra in area e piazza una rasoiata al centro dell'aria che nessuno riesce a deviare in rete. I bianconeri però commettono troppi errori e perdono qualche pallone sanguinoso, come quello che - perso da Sturaro - al 61' permette a Thereau di concludere dalla distanza, sfiorando il palo alla sinistra di Szczesny.
I bianconeri soffrono un po' ma in contropiede trovano l'occasione per chiudere la partita: discesona di Matuidi dalla sinistra che dal fondo entra in area e viene steso da Badelj sulla linea dell'area di rigore. Doveri si affida al VAR che sancisce il calcio di punizione per i bianconeri e il giallo per il numero 5 viola, che era già ammonito e conclude al 66' la sua partita, lasciando in 10 i suoi. La squadra di Pioli con un uomo in meno perde la bussola e ancora Cuadrado trova sul secondo palo Mandzukic, murato da Pezzella. Poi lo stesso Cuadrado impegna in volo Sportiello dalla distanza, mentre qualche minuto dopo è ancora l'asse tra il colombiano e il croato a creare un'altra occasione sul secondo palo, dove Mandzukic trova l'opposizione ancora di Sportiello. Al 74' Dybala lascia il campo a Pjanic e pochi minuti dopo è Bernardeschi ad entrare.
La Fiorentina cerca fino alla fine di pareggiare: Gil Dias viene murato in area all'89', sul successivo angolo Simeone manda alto di testa. Doveri assegna quattro minuti di recupero, che diventano 5 per il cambio di Lichtsteiner per Sturaro. L'assalto viola preoccupa la Juventus, che anche in possesso palla soffre il pressing avversario, ma la squadra di Pioli non crea più occasioni concrete e la Juventus può portare a casa altri 3 punti fondamentali, soprattutto visto lo stop dell'Inter contro il Bologna.