Il Chievo sbarca in Liguria per il quinto impegno della massima serie, il primo infrasettimanale. Alle spalle l'ottimo pareggio interno con l'Atalanta, un pizzico di rammarico per il mancato successo. Avvio positivo per i clivensi, 4 punti in graduatoria, un bottino soddisfacente. Il calendario chiama ora la squadra di Maran a una trasferta non semplice. Il Genoa vive un momento difficile, tra infortuni, questioni societarie e prestazioni sotto il livello di guardia. Aldilà delle parole di circostanza, la panchina di Juric non è certo salda e Preziosi si aspetta una pronta reazione. Il teatro della sfida, inoltre, può giocare un ruolo primario. Un insieme di fattori che costringe agli straordinari il Chievo, forte però delle sue certezze. Maran non china il capo, anzi annuncia un undici di carattere.
"Abbiamo nel DNA la voglia di andare a giocarci le partite cercando di essere sempre propositivi e giocando con personalità".
"Il Genoa? E' una squadra molto simile all'Atalanta, sia nel gioco che nel modo di approcciare le gare. Sarà una gara molto complicata. Questo anche perché domenica abbiamo fatto una partita di grande sostanza da un punto di vista fisico. Abbiamo corso molto".
Il tecnico dei gialloblu si sofferma poi su alcuni interpreti. La presenza di Bastien - in gol domenica - e Tomovic - prezioso innesto estivo - consente di mutare abito a partita in corso. Giocatori in grado di ricoprire più ruoli, senza per questo perdere in efficacia.
"Tomovic e Bastien? Sono due giocatori duttili, che ti permettono di sistemare alcune situazioni anche a partita in corso".
In chiusura, Maran torna sugli obiettivi del gruppo. Non traccia alcuna tabella, il Chievo deve affrontare una partita alla volta, senza lasciare nulla al caso.
"Gli obiettivi? E' nella nostra mentalità cercare sempre il massimo risultato, ogni singola partita".