Sono passati già cinque anni da quando Ciro Immobile e Lorenzo Insigne, guidati da Zeman, riportavano il Pescara in Serie A dopo venti stagioni. Un'annata indimenticabile che è stata il trampolino di lancio per i due gioielli provenienti da Torre Annunziata e Frattamaggiore. Amici ma anche avversari visto che, negli anni a venire, si sono ritrovati spesso contro nelle sfide della Serie A con Ciro che ha girato l'Italia e anche parte dell'Europa, mentre Lorenzo è tornato nella sua Napoli e non vuole lasciarla, vuole diventarne una bandiera. Domani si ritroveranno ancora contro, Immobile con la maglia della Lazio e Insigne con quella del Napoli, pronti per un altro duello affascinante che andiamo a scoprire insieme.
Immobile ha cominciato la stagione in maniera spettacolare e i numeri parlano chiaro, anzi chiarissimo, come il celeste che colora la maglia della Lazio. In questo primo scorcio di campionato il numero 17 di Torre Annunziata ha messo a segno sei reti in campionato in quattro partite, con la rete al Chievo, la tripletta al Milan e la doppietta in quel di Genova. Secondo posto della classifica marcatori, dietro a Paulo Dybala, e le reti che diventano nove in sei partite se aggiungiamo la doppietta alla Juventus in Supercoppa e il gol al Vitesse in Europa League. E' il miglior inizio di carriera per Immobile che con la maglia della Lazio, in poco più di un anno, ha realizzato la bellezza di 35 gol in 47 partite, 0,74 a partita.
Una media eccezionale che conferma le doti di questo famelico attaccante, a servizio della squadra e mai domo anche in fase difensiva. La crescita c'è stata anche dal punto di vista caratteriale tanto che Immobile si è trasformato in un leader riconosciuto del gruppo come dimostra il discorso motivazionale fatto ai compagni prima della sfida con il Genoa. Al termine della stessa partita ha dichiarato: "È il momento migliore della mia carriera", e come dargli torto, anche se adesso all'Olimpico arriva il Napoli, un avversario che Immobile non ha mai battuto. Un avversario ostico e speciale per lui che è nato e cresciuto a una manciata di chilometri dal capoluogo campano, per lui che ha mosso i primi passi nel Savoia. Negli anni si parlò più volte di un suo passaggio al Napoli ma il club Partenopeo non ha mai voluto scommettere su di lui. E Immobile dopo tanto girovagare tra Italia ed Europa, ha trovato nella Lazio l’ambiente ideale per esprimere al meglio il suo potenziale.
Dal bianco-celeste della Lazio all'Azzurro del Napoli passando per il Delfino del Pescara. Quando pensi a Ciro Immobile viene naturale completare la frase con Lorenzo Insigne e Marco Verratti, i tre artefici principali della promozione in Serie A del magnifico Pescara di Zeman. Un legame speciale tra i tre, quasi fraterno tra Ciro e Lorenzo visto che il primo partiva da Torre Annunziata per fare tappa a Frattamaggiore, a casa Insigne, per prendere Lorenzo e poi andare verso Pescara, in tempo per la ripresa degli allenamenti. Una piccolezza diventata abitudine, un'abitudine che ha consolidato il rapporto tra le due famiglie.
Per Insigne, però, Immobile domani sarà un avversario da battere per centrare la quinta vittoria consecutiva di un Napoli che non può fare a meno di lui. Il numero ventiquattro, fin qui, ha giocato tutte le partite tranne la mezz'ora finale nel 6-0 al Benevento contro cui, tra l'altro, ha realizzato la prima rete in campionato con un destro chirurgico. Un altro capolavoro del Magnifico che ha segnato anche in Champions League, al ritorno dei preliminari contro il Nizza e dispensato già quattro assist. Il talento di Frattamaggiore è diventato un punto fermo del Napoli, la scorsa stagione è stata quella della sua definitiva esplosione con con venti gol fatti in 49 partite, 18 in Serie A. Non segnava cosi tanto in un campionato dai tempi del Foggia (19 reti) e del Pescara (18 reti) ma in quel caso era Serie C e Serie B.
Adesso Lorenzo è cresciuto, è diventato un calciatore della caratura internazionale tanto che il Liverpool e il Barcellona avevano chiesto informazioni su di lui durante questo mercato estivo. Sarà difficile, quasi impossibile, strapparlo da Napoli, da quella città e quella maglia che scorrono nelle sue vene e in quella fascia di capitano che qualche volta ha già indossato. 220 sono le presenze con il club Partenopeo con 51 gol, bottino destinato ad aumentare visto che Lorenzo ha rinnovato fino al 2022 con quel sogno nel cassetto che nessuno pronuncia in quel di Napoli. L'anno scorso la sfida con la Lazio finì 0-3 con una sua doppietta, domani l'ennesimo incontro con l'amico Ciro. Insieme sono l'Oro Partenopeo.