Un'altra tripletta sublime, la seconda in questo campionato e la seconda consecutiva in trasferta in questo campionato. Altre tre reti che aumentano ancora il bottino che è già in doppia cifra: dieci gol messi a segno in sei partite da Paulo Dybala di cui otto in campionato nelle prime due giornate. Viaggia alla media di due reti a partite in Serie A, viaggia in un'altra dimensione. La sua dimensione perché il numero 10 della Juventus non vuole paragoni con nessuno e il tutto rimanda agli strascichi della sfida contro il Barcellona. Una parallela montata ad hoc da chi cerca sempre il duello tra lui e Messi, tra due giocatori che sono su piani diversi.
Il numero 10 del Barcellona è uno dei massimi esponenti della storia di questo sport mentre il 10 della Juventus sta studiando per diventare un fuoriclasse e i frutti arrivano. Guai, però, a fare paragoni come conferma l'ex Palermo nell'intervista del dopo-partita: "Se si possono fare paragoni con qualcuno? No, no, io penso di no: ogni giocatore è se stesso" dice a Sky l'argentino nell'immediato dopo partita. "Io sono Dybala, i paragoni con Messi non è che non mi piacciono, però, Messi è un giocatore che ha vinto cinque palloni d'oro. Non è che mi sembra assurdo il paragone , ma io voglio essere io".
La Joya poi prosegue sulla stessa linea: "Non voglio essere paragonato a nessun altro giocatore. Voglio fare la mia carriera, vincere i miei trofei, fare i miei gol, le mie giocate e, poi, i paragoni con Messi li potete fare voi giornalisti, ma io voglio essere me stesso". Oggi un'altra tripletta, la seconda nel campionato in cui è capocannoniere con otto gol in quattro partite: "Sono contento di questa altra tripletta, ha aggiunto il 10 argentino, perché ne sono arrivate due di seguito, ne avevo due già dall'Argentina, adesso due qua in Italia e sono molto contento".