C'è una linea sottile che separa le grandi squadre dalle altre, non è semplicemente la forza sul campo e non è nemmeno il numero di vittorie o di trofei. Una grande squadra la si riconosce perché anche quando cade ci mette niente a rialzarsi, anche dopo la peggior sconfitta possibile. La Juventus è chiamata - per la seconda volta in stagione dopo la Supercoppa - a rialzarsi immediatamente per continuare il cammino vincente in campionato. La batosta del Camp Nou, con annessi e connessi, ha lasciato sicuramente qualche ferita aperta nei bianconeri, che dovranno trasformare la delusione in carica positiva per battere il Sassuolo e ottenere la quarta vittoria su quattro nella massima serie.
Davanti i bianconeri avranno una squadra sempre ostica per qualità e gioco, anche se i neroverdi non sono più riusciti a raggiungere i livelli di due anni fa e dell'inizio di stagione scorsa. Allegri e i suoi ragazzi non avranno però nessuna alternativa alla vittoria e nessuna scusa per non ottenerla, soprattutto in un campionato che si prospetta ancora più equilibrato dove bisogna perdere meno punti possibile in queste partite-trabocchetto. La Juventus deve dimenticare il più in fretta possibile il Barcellona, che avrà la possibilità di riaffrontare il 22 Novembre allo Stadium, ma fino a quel momento i blaugrana dovranno essere fuori dalla testa dei bianconeri. A Reggio Emilia deve esistere solo il Sassuolo e la Serie A, anche perché quest'anno la squadra di Bucchi - pur non avendo cominciato alla grandissima il campionato - non ha ancora mai perso in casa: 2-0 con lo Spezia in Coppa Italia e 0-0 in campionato contro il Genoa, dimostratosi poi avversario difficile anche per i bianconeri.
Vincere contro il Sassuolo servirà sia a pulire gli aloni rimasti dalla sconfitta di Martedì, sia ad introdurre un filotto di partite di grande difficoltà: dopo i neroverdi ci sarà la Fiorentina, poi il Derby col Torino e l'Olympiakos, poi ancora Atalanta, Lazio e Sporting Lisbona. Quella che sulla carta sembra la partita più facile di questo periodo diventa quindi la più importante: qualunque risultato che non sia una vittoria rischia di compromettere il cammino stagionale dei bianconeri, soprattutto sul piano psicologico. Vincere servirà a sgombrare la mente, non vincere vorrà dire rischiare di non rialzarsi così velocemente come si dovrebbe.