Massimiliano Allegri ed il Barcellona, una sfida infinita: per la dodicesima volta l'allenatore trova sulla propria strada i catalani in Champions League. Questa volta con un precedente positivo alle spalle: la vittoria nei quarti di finale dello scorso anno. La sua Juventus, nonostante le diverse assenze, è pronta per il Camp Nou domani sera, come afferma l'allenatore bianconero in conferenza stampa: "Non c'è molto da inventare, ma soltanto mettere dieci giocatori in campo più il portiere. Dobbiamo avere consapevolezza, coraggio ed incoscienza, ma anche la serenità. Sceglierò domani chi mandare in campo per creare pericoli al Barcellona, sapendo che giocare tre partite contro i blaugrana senza subire gol sarebbe una partita straordinaria, ma la Juve lo può fare".
"Dobbiamo giocare con grande lucidità e precisione tecnica - prosegue il tecnico - perché loro verranno a pressarci molto. Loro sono forti ma hanno anche punti deboli". Per approfittare delle debolezze dell'avversario Allegri potrebbe anche affidarsi a Bernardeschi: "Ha chances di giocare, sabato ha fatto 20 minuti molto bene e si sta inserendo bene. Può essere utile sia dall'inizio che all'interno della gara". Le indicazioni sull'undici sono poche e abbastanza vaghe, Allegri si sbilancia solo su Barzagli: "Gioca, non so se a destra, a sinistra o al centro, ma posso dire che gioca".
Peserà l'assenza di Mandzukic, ma "più che di modulo è questione di caratteristiche". Potrebbe dunque essere 4-2-3-1, come 4-3-3 o altro: "Mario non è un esterno di ruolo ma ci appoggiamo molto sulle palle alte, domani possiamo giocare con più moduli con le caratteristiche di chi andrà in campo", prosegue il tecnico prendendo ad esempio il croato, grande assente (tra gli altri) di serata.
Di nuovo sull'avversario, che ha perso un perno come Neymar, ma i cambiamenti non mutano particolarmente la forza del Barcellona, secondo Allegri: "Neymar diventerà uno dei più forti al mondo, ma siamo solamente all'inizio della stagione. L'hanno sostituito con un ragazzo giovane come Dembelé, ma ancora oggi il Barcellona è ancora una delle squadre più forti in Europa. Sono sempre giocatori difficili da marcare ed è insieme al Real la favorita per vincere la Champions League. Nel calcio ogni stagione è diversa ed alla fine contano i risultati, sia noi che il Barcellona siamo a punteggio pieno. Non siamo nella miglior condizione, ma il nostro obiettivo è passare il turno. Chi vince è più forte e se perde è meno forte. Sarà strano non vedere più loro con lo stesso undici dopo tre anni".
Pochi i cambiamenti catalani, maggiori quelli bianconeri: "Rispetto a Berlino abbiamo cambiato molto e bene, la società ha sempre portato a Torino ottimi giocatori. Le partenze hanno cambiato le caratteristiche, ma non i risultati". E non cambia nemmeno l'obiettivo: "Bisogna ripartire con entusiasmo e voglia, il nostro obiettivo è passare il turno. Il punto al Camp Nou determinerebbe il primo e secondo posto, ma non dobbiamo fare calcoli ora". La parola passa al campo.