La Juventus è decisamente pronta. Per una coincidenza, proprio come un anno fa, prima di sfidare il Barcellona, i bianconeri hanno dovuto ancora vincere contro il Chievo in campionato, ancora nel segno di Dybala ed Higuain, mostrando che la brillantezza offensiva non è cambiata rispetto a quel doppio confronto dell'aprile di un anno fa; anzi, forse, è addirittura migliorata. Il vero problema però, e questo i blaugrana lo sanno benissimo, potrebbe stare nella retroguardia juventina, dove - risolto il problema al centro con un ritrovato Benatia - sulla corsia di destra potrebbe esserci un buco dove l'ultimo arrivato Ousmane Dembélé potrebbe dare non pochi problemi.

La situazione è controversa: Max Allegri ha escluso infatti dalla lista UEFA il suo attuale terzino titolare, ovvero Stephan Lichtsteiner. Lo svizzero ha giocato tutti i 270 minuti del campionato fino ad adesso, lo ha fatto bene, garantendo come al solito una quantità spaventosa di chilometri macinati. Lo svizzero non sarà dunque a disposizione per l'intera fase a gironi: un problema non da poco, visto che le alternative al momento non sono tantissime.

La soluzione "di ruolo", la più ovvia, vedrebbe Mattia De Sciglio come prediletto della fascia. L'ex Milan è stata una richiesta esplicita del tecnico in sede di mercato, ma è altrettanto lecito avere dei dubbi sul suo possibile schieramento dall'inizio. Nella sua unica uscita con i campioni d'Italia in partite ufficiali, subentrato dalla panchina, il numero 2 si è d'altronde reso protagonista in negativo nell'occasione del gol che ha assegnato la Supercoppa alla Lazio, per poi non essere mai più sceso in campo. Lanciarlo in uno stadio come il Camp Nou potrebbe diventare un problema, e anzi lo sarebbe per uno che allena con zero-rischi come il livornese, il quale sceglie sempre un inserimento graduale per i suoi acquisti.

Pensare ad un adattamento diventa perciò l'opzione a cui affidare, al momento, più probabilità. Il nome da escludere in questo ambito diventa quello di Benedikt Howedes, per le ragioni di cui sopra. L'unico rimanente è l'affidabile Andrea Barzagli, già l'anno scorso schierato largo nelle semifinali di Champions League contro il Monaco, che garantirebbe sicuramente una buona copertura ma poi molta meno qualità tecnica. Certo la difesa prenderebbe così un'impronta molto più posizionale, che andrebbe in linea con quanto visto un anno fa al Camp Nou, una soluzione già dimostratasi efficace.

Più difficile invece pensare ad una wildcard, come potrebbe essere l'adattamento di Sturaro, che è stato un esperimento estivo mai più ricercato in partita. Piuttosto, il 27 potrebbe agire a centrocampo, ma questo è un altro discorso: il dubbio principale è da sciogliere a destra. Poi Allegri risolverà il resto, per cercare una vittoria molto difficile.