Dopo anni di mercato in cui i principali arrivi erano giocatori esperti e navigati, quest'anno la Serie A ha accolto molti giovani interessanti e le big, ovviamente, hanno partecipato a questo nuovo afflusso ingaggiano quattro possibile stelle: Rodrigo Bentancur, Cengiz Ünder, Yann Karamoh e Adam Ounas.
Il centrocampista uruguaiano è stato ingaggiato dalla Juventus nello scorso Gennaio grazie ad una clausola presente nell'affare Tevez e nel precampionato aveva già fatto vedere di essere pronto a giocarsi le sue carte nel centrocampo bianconero. Nell'International Champions Cup, Bentancur, è stato utilizzato in tutti i ruoli del centrocampo, ma Allegri ha chiarito subito che la posizione dell'ex Boca Juniors sarà in mezzo al rettangolo verde. Nel corso del torneo estivo, il ventenne uruguagio ha mostrato lampi di classe in impostazione ed in fase difensiva, convincendo Allegri e la società a non affondare il colpo per un altro centrocampista dopo Matuidi. Lolo, come lo chiamavano in Argentina, a Marassi ha fatto il vice-Pjanic facendo innamorare molti tifosi bianconeri ed è proprio in quel ruolo che potrebbe avvenire la sua consacrazione con i colori di Madama. Testa alta, sguardo vispo e senza correre troppi rischi, così Bentancur può prendersi la Juventus.
Se la Juventus si è assicurata le prestazioni di un ottimo centrocampista, Roma, Inter e Napoli, si sono lanciate sugli esterni. I giallorossi hanno acquistato Cengiz Ünder, esterno turco ventenne che in patria è considerato il Dybala turco, sborsando 15 milioni di euro, una cifra importante per un giocatore ancora da testare nel calcio che conta. L'ex Basaksehir è arrivato nella capitale come sostituto di Salah, ma attualmente risulta essere dietro a Defrel e Schick, ma rispetto a loro ha il vantaggio di avere le caratteristiche giusto per ricoprire quel ruolo. Finora Di Francesco gli ha fatto giocare solo sette minuti contro l'Inter, complici le difficoltà di inserimento del giocatore che è ancora giovane e non parla bene né l'inglese e tantomeno l'italiano. Le sue accelerazioni ed il suo dribbling, prima ancora che le parole, dovranno convincere l'allenatore giallorosso a dargli delle occasioni da titolari e con l'arrivo delle competizione europee potremmo vederlo più spesso in campo. Intanto Ünder si fa valere con la sua nazionale: cinque partite, due gol e ieri il posto da titolare contro l'Ucraina.
L'Inter, invece ha scelto un nome forse meno esotico e sicuramente più vicino alla nostra cultura, ma comunque di grande futuro. Yann Karamoh è stato inseguito da Sabatini per tutta l'estate e proprio nelle ultime ore del calciomercato è sbarcato a Milano in un affare last minute. L'ex giocatore del Caen è il più giovane tra i giovani (è classe '98), ma anche quello che ha più impressionato in uno dei campionati europei più importanti, la Ligue 1, che ultimamente si sta rivelando una vera fucina di talenti. Spalletti vuole puntare su di lui sull'out di destra e sta già lavorando per plasmarlo ed adattarlo al meglio al campionato italiano. Grazie alla pausa delle nazionali che ha lasciato solo 8 giocatori ad Appiano Gentile, il tecnico friulano può dargli consigli sui movimenti da fare nel nostro campionato per favorire il suo ingresso in squadra. Come sempre per un nuovo arrivo, il suo inserimento sarà graduale, soprattutto per motivi tattici, ma una volta che sarà effettuato potrà convincere tutti e conquistarsi lo status di nuova stella del calcio.
Se Karamoh è il più giovane dei quattro talenti, Adam Ounas, nuovo esterno del Napoli è il più vecchio, per quanto comunque ha ancora soli ventuno anni. L'algerino del Bordeaux ha infiammato i tifosi partenopei durante il precampionato, soprattutto nell'amichevole con l'Espanyol al San Paolo, ma la sua avventura nella città campana è iniziata con la distorsione alla caviglia che lo ha costretto a stare ai box per qualche tempo, perdendo terreno nelle gerarchie di Sarri. Il tecnico toscano contro il Verona ha preferito Giaccherini, in un cambio un po' conservativo, mentre contro l'Atalanta Ounas era andato a scaldarsi senza però entrare. Il ruolo dell'algerino sarà più chiaro quando inizieranno le coppe, ma la sua velocità ed il suo dribbling fulmineo ne fanno il sostituto di Callejon ed Insigne attribuendogli il ruolo di spaccapartite.