In questo avvio di stagione un po' travagliato, con la sconfitta in Supercoppa, ma che comunque ha portato 6 punti su 6 in classifica, di cui 3 presi su un campo ostico come Marassi, la Juventus ha dimostrato di essersi nuovamente trasformata. Massimiliano Allegri sta cambiando il modo di giocare della sua squadra e lo sta facendo, come sempre, in sordina. I nuovi acquisti hanno chiarito che la società torinese intende spostare il proprio baricentro nella trequarti offensiva e proprio là davanti i due principali attori hanno cambiato modo di interagire tra loro.
Nella scorsa stagione, Higuain, era il principale attore e finalizzatore dell'attacco bianconero, attaccava lo spazio, si faceva trovare sempre pronto in area di rigore, mentre gli altri tre giocatori gli ruotavano attorno. In questo scorcio di stagione, invece, il Pipita è apparso meno bomber e più giocatore di squadra, vuoi per una condizione ancora non ottimale, vuoi per nuovi dettami tattici. In questo senso le prime due partite di campionato hanno fornito diversi spunti interessanti con il numero 9 che viene incontro alla palla lasciando spazi alle sue spalle da far attaccare a Paulo Dybala.
Higuain si allarga al posto di attaccare la profondità, il centrale lo segue e Dybala si insinua nello spazio lasciato
Già contro il Cagliari, come mostrato dalla gif sopra, si è visto questo movimento di Higuain ad aprire gli spazi per un Dybala più prima punta rispetto al passato. Nel match contro il Genoa a Marassi, dopo un avvio shock, la Juventus ha ripetuto questa mossa: l'ex Real Madrid è stato il cosiddetto fulcro del gioco, il giocatore che riceve palla spalle alla porta e crea occasioni con il suo movimento e le sue sponde precise, mentre la Joya ha aumentato il numero di incursioni in area di rigore avanzando il suo raggio d'azione.
Higuain riceve palla spalle alla porta con il centrale sui propri talloni, dietro di lui il vuoto. Dybala si inserisce e poi va a sfiorare il gol del 2-2 negatogli dalla grande parata di Perin.
Questo nuovo movimento del Pipita arriva non solo quando l'azione è già proiettata verso l'area di rigore, ma anche e soprattutto quando è in fase d'impostazione. Il suo movimento libera spazio per le ali e crea un vero e proprio buco in mezzo alla difesa avversaria, che così si espone a perforazioni centrali dagli effetti potenzialmente devastanti.
Higuain viene a prendere palla nella metà campo difensiva, il difensore lo segue creando lo spazio per l'inserimento di Mandzukic.
Nel breve periodo questo accorgimento tattico ha prodotto due vittorie e sette gol in due partite, sintomo di una vena offensiva rinata, soprattutto quella di Dybala, ma ha anche lasciato a secco il numero 9 bianconero che per ora sta facendo un po' il 10, scambiandosi di ruolo con il piccoletto di Laguna Larga, che quel numero se l'è preso sulle spalle da questa stagione. A lungo andare questa situazione porterà sicuramente imprevedibilità alla manovra offensiva bianconera, prima monocorde sulla ricerca di Higuain in profondità, mettendo in difficoltà le retroguardie avversarie che non potranno più permettersi di indietreggiare per stoppare la manovra bianconera, poiché nel momento in cui lo faranno, il Pipita, sarà pronto a lasciarle per venire a prendere la palla più lontano dalla porta, costringendole ad inseguirlo in avanti lasciando quindi buchi da far fruttare.