"Il pallone lo lascio in casa, è il primo qui in Italia che conquisto", così esordisce Paulo Dybala ai microfoni di Sky Sport, nell'immediato post-gara di Marassi, dove una sua tripletta, con tanto, per l'appunto, pallone portato a casa, ha permesso alla Juventus di rimontare dal 2-0 fino al 2-4 contro il Genoa.
"Giocare con il 10 non è facile - prosegue la Joya - sei esposto alle critiche se non fa bene. Se giochi bene però le critiche diventano positive. Sono contento aldilà del numero, dobbiamo vincere per il simbolo che c'è davanti, per la squadra". Spazio poi all'analisi della partita, vinta, come detto, di rimonta: "Abbiamo preso gol sulla prima palla e quello ci ha fatto svegliare un po', dopo il rigore ci siamo ricordati dell'anno scorso e questo ci ha dato forza". Chiosa finale sul non-mercato che Dybala ha: "I tifosi? Possono stare tranquilli, non penso la società mi voglia vendere...".
Sulla stessa linea del proprio fenomeno è Massimiliano Allegri, che interviene sempre a Sky Sport per dire la sua: "Oggi abbiam tentato di battere il record dell'anno scorso, non si prospettava un bel sabato, poi siamo rimasti ordinati e abbiamo ripreso la partita, anche a livello difensivo nel secondo tempo abbiam fatto meglio del primo. Paulo ha ancora margini di miglioramento e sta facendo gol importanti, deve fare una grande Champions. L'importante è che non si accontenti di quello che sta facendo".
Il discorso si sposta anche sul Var, protagonista con due episodi: "Mi sono abbonato quest'anno (ride, ndr), per la legge dei grandi numeri dalla prossima non ce l'avrò più".
"Oggi l'obiettivo era vincere e non prendere gol - prosegue Allegri, spostandosi sull'aspetto tattico - ma abbiamo fatto quattro gol e abbiamo avuto occasioni. Dobbiamo migliorare la velocità di passaggio e registrare alcune cose. E' da un mese che stiamo insieme, in questi momenti dobbiamo stare ordinati. Abbiamo commesso gli stessi errori visti con la Lazio, lasciando campo aperto e i difensori fanno fatica".