Ci sono un olandese, un colombiano, un italiano e, ci arriviamo, anche un ceco. Non è l'incipit di una barzelletta ma uno dei tanti intrecci del finale dell'estate di calciomercato della Serie A, in particolar modo riguardante Juventus e Roma ma anche, in un effetto domino, diverse altre società. Andiamo per gradi.
La scintilla di queste trattative è dovuta all'interessamento dei bianconeri nei confronti di Kevin Strootman, per il quale i vertici juventini stanno continuando a lavorare sottotraccia nonostante l'arrivo di Blaise Matuidi, per chiudere col botto la sessione estiva corrente. I giallorossi, inizialmente, erano stati piuttosto diffidenti nei confronti di questa trattativa: non avendo necessità economiche, Pallotta preferirebbe trattenere il proprio mediano per evitare cattive conseguenze a livello ambientale. Un'offerta da 45 milioni di euro potrebbe rimescolare le carte in tavola, ma tutti quei soldi da Torino, dopo l'investimento da 20 milioni più 10,5 di potenziali bonus fatto di recente nello stesso reparto, non arriveranno in qualsiasi caso. Piuttosto la chiave potrebbe essere l'inserimento di una contropartita tecnica nella trattativa: l'identikit perfetto sarebbe quello di Juan Cuadrado, per cui i capitolini hanno fatto qualche sondaggio in tempi non sospetti, trovando però il "no" dei dirigenti torinesi. Tuttavia, nella sede di corso Galileo Ferraris potrebbero cambiare idea anche loro, se la controparte dovesse abbassare il muro per l'ex PSV: le due trattative potrebbero anche essere economicamente separate, ma "moralmente" resterebbero unite da un filo sottile. Per farla breve, o entrambe o nessuna delle due.
Le conseguenze di quest'operazione ovviamente inciderebbero nelle strategie di mercato di entrambi i club: partiamo dai campioni d'Italia. Perso un attaccante ed arrivato un altro centrocampista, dopo che Marotta ha pubblicamente chiuso la porta ai possibili arrivi di Keita Baldé e Schick nei prossimi giorni, si andrebbe così a profilare un 4-3-3 come modulo programmato dei piemontesi nella prossima stagione, considerando anche che in alcuni spezzoni Max Allegri l'ha già provato di recente. Questa scelta ovviamente chiuderebbe la porta all'addio di Claudio Marchisio, per cui si sta parlando tanto di addio, ma che attualmente è considerato fondamentale sia per le liste FIGC e UEFA (dove occupa la casella di prodotto del vivaio) sia per il suo indiscutibile valore tecnico-tattico. Solo una richiesta d'addio ufficiale del Principino potrebbe cambiare le carte in tavola, ma questo non è il caso: pare che il giocatore abbia semplicemente chiesto un impiego maggiore al proprio allenatore - presumibilmente, in ottica mondiale. E anche dovesse avvenire questo, gli Agnelli preferirebbero largamente la possibilità estera.
I capitolini invece potrebbero perseguire definitivamente il proprio progetto tecnico attuale: con l'arrivo di un'ala, Di Francesco avrebbe per ogni ruolo del 4-3-3, senza che Monchi debba più tornare sul mercato. Infatti, il reparto dove il numero 6 andrebbe via sarebbe comunque a posto (con Nainggolan, De Rossi, Florenzi, Pellegrini, Gonalons e Gerson in rosa); tuttavia, la preferenza allo stato attuale è verso altre possibilità. La priorità del ds spagnolo è Patrik Schick, per il quale il Presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, ha confermato che la Lupa è molto avanti nelle contrattazioni con un'offerta da 38 milioni totali; intanto, proprio oggi sono ricominciati i contatti per Domenico Berardi, il quale però difficilmente lascerà il Sassuolo, allo stato attuale delle cose, mentre resta sempre viva la pista Munir. Tante alternative, di cui solo una diventerà realtà: il calciomercato è anche questo.