Tutto iniziò con la MVP, un tridente di centrocampo che si inserì prepotentemente tra i migliori d'Europa. Ai soliti Pirlo, Marchisio e Vidal, si aggiunse Paul Pogba, la cui storia è ormai nota a tutti così come le sue infinite qualità. La rivoluzione post 2015 vide smantellare anno dopo anno il forte centrocampo bianconero con le cessioni di Pirlo in MLS, Vidal in Germania e Pogba che tornò in quella squadra che poco lo voleva all'inizio della sua carriera. Il solo Marchisio è rimasto fedele ai colori della squadra che l'ha lanciato nel grande calcio.

In loro sostituzione, sono arrivati Khedira prima e Pjanic poi, costruendo di fatto un centrocampo che sapesse garantire ordine e qualità. Ciò che però accomuna la vecchia Juventus con la nuova è la presenza di riserve le cui doti non sono mai apparse eccelse come quelle dei titolari. In questo senso, gli acquisti di Lemina, Rincon e Sturaro non hanno mai convinto a pieno. E se da un lato garantivano una certa solidità difensiva a discapito dei piedi buoni, dall'altro abbassavano notevolmente l'ordine e la tecnica garantita dalla coppia Pjanic-Khedira. Un dislivello notevole che non convinceva a pieno e non poteva dare solide garanzie in occasione dei naturali turn over, se non quelle prettamente "muscolari".

La variazione sul tema è sotto gli occhi di tutti e la musica è cambiata. Via Lemina in direzione Premier League e cambio di sponda per Rincon che rimane a Torino approdando alla corte di Mihajlovic. Al loro posto troviamo il nazionale francese Blaise Matuidi ed il promettente Bentancur, oltre al solito Marchisio, apparso il ottima condizione dopo il grave infortunio ed un'annata non propriamente brillante. Sostituzioni che rendono la rosa bianconera tanto competitiva quanto qualitativa. Meno muscoli, meno foga, più tecnica e corsa. Un'ampia scelta funzionale a ben due moduli, come abbiamo potuto notare in Juventus-Cagliari. Dal 4-2-3-1 al 4-3-3 con Marchsio che si riprende il ruolo dove ha più brillato in questi anni, la mezzala. Inserimenti, corsa, ordine e qualità. Meno qualità ma sicuramente tanto ordine con la presenza di Matuidi sull'altro fianco del regista Miralem Pjanic.

La presenza di ben sette giocatori per due posti (tre, in caso di cambio modulo) non scoraggia Marotta che vorrebbe regalare un ennesimo mediano a mister Allegri. Si continua a puntare Strootman, inserendo Cuadrado nella trattativa che fino a poco fa sembrava impossibile. Il mancato arrivo di Mahrez e il tempo agli sgoccioli potrebbero convincere Monchi a cedere. Torna in auge anche il nome di André Gomes, ai margini dopo un'annata in difetto al Barcellona. Soluzioni che di fatto garantirebbero ancora più spessore e che magari potrebbero incastonare (di nuovo) il centrocampo bianconero tra i migliori d'Europa.