Il campionato è già iniziato, ma in parallelo il mercato non è ancora concluso, con tante squadre ancora all'opera per completare i propri organici. La Fiorentina, in questo senso, ha cambiato tanto e chissà che non possa ancora arrivare qualcosa. Nel frattempo oggi è stato il giorno della presentazione in conferenza stampa di Giovanni Simeone, preso dal Genoa e già in campo nella sconfitta di San Siro contro l'Inter di Luciano Spalletti.
Il figlio del Cholo Simeone non ha avuto paura di tirare in ballo nomi importanti di attaccanti argentini passati da Firenze come modelli a cui ispirarsi: "Penso che gli argentini passati in viola sono diventati grandissimi giocatori e lasciato un'impronta importante. Io so di dover andare piano piano, devo lavorare per conoscere meglio i miei compagni ma con la fiducia avuta so che in questi cinque anni posso diventare grande. Voglio essere Simeone, sia Batistuta che Icardi sono grandi giocatori. Ieri Icardi ha dimostrato di essere un grande, un idolo, che merita la convocazione e spero di diventare come loro". Obiettivi da raggiungere migliorando con il lavoro sul campo: "Devo migliorare nel gioco di spalle, nel controllo di palla quando sono schiena alla porta e nel fare la sponda, poi in velocità e nell'attaccare lo spazio migliorando movimenti fuori dall'area. Sento che ho tanto da migliorare, ho 22 anni, ho la speranza di diventare grande qua".
Simeone ripercorre la propria esperienza al Genoa: "I primi sei mesi abbiamo fatto benissimo poi si è infortunato Perin e sono andati via Pavoletti e Rincon e abbiamo avuto problemi. Ma ho imparato a soffrire perché abbiamo temuto di andare in serie B. Quando va male devi saper vincere. A Firenze penso di imparare e di migliorare come giocatore, non so quando sarò al massimo. Devo solo pensare ad essere felice". Un aiuto potrebbe arrivare dai consigli di papà Diego: "Mio padre mi parla sempre bene dell'Italia ed aveva sempre voglia che io arrivassi. Su Firenze mi ha detto grande piazza e squadra, dove giocava il grande Bati. Un giorno spero di essere come lui". Ultima considerazione sul valore di questo gruppo, tutto nuovo e molto giovane: "Siamo tutti giovani con la voglia di formare un grande gruppo. I primi minuti c'è stata un po' di confusione poi abbiamo cominciato a giocare anche noi ma rimontare un 2-0 è difficile. Ma abbiamo necessità di crescere come gruppo così saremo forti anche come squadra visto che singolarmente ci sono giocatori forti".