Ultima amichevole precampionato per l'Udinese, che sabato inizierà a giocare le partite che contano sul serio, partendo col terzo turno eliminatorio di Coppa Italia, contro il Frosinone allo Stadio Friuli (Dacia Arena). Per l'ultimo test, i friulani vanno a Vigo, per affrontare il Celta nel Memorial "Quinocho", competizione estiva fino ad ora vietata alle italiane, visto che Roma, Cagliari e Genoa in passato sono state sconfitte anche sonoramente dai galiziani. La banda di Delneri invece, alla fine di una partita combattuta, ma avara di emozioni, si aggiudica il trofeo, battendo il Celta Vigo ai rigori, dopo che i tempi regolamentari erano terminati sull'1-1.
Formazione Celta Vigo (4-4-2) - Ivan Villar; Mallo, Roncaglia, Sergi Gomez, Jonny; Radoja, Jozabed, Pione Sisto, Lobotka, Maxi Gomez, Iago Aspas. All. Unzuè.
Formazione Udinese (4-4-2) - Scuffet; Widmer, Nuytinck, Danilo, Pezzella; Matos, Halfredsson, Balic, De Paul; Lasagna, Thereau. All. Delneri.
Il test è partircolarmente probante, visto che gli spagnoli sono stati semifinalisti nell'ultima Europa League, sono arrivati undicesimi in Liga e possono vantare talenti come Guidetti, Pione Sisto o, soprattutto, Iago Aspas. Delneri ne è consapevole e quindi schiera una formazione che è molto vicina a quella che si giocherà le prime tre partite ufficiali, prima della sosta per le nazionali, che permetterà di inserire al meglio il nuovo arrivato Bajic, eventuali nuovi acquisti e riavrà Danilo (squalificato in campionato per una giornata). Esordio dal primo minuto per Nuytinck, che giocherà una discreta partita. Il Celta Vigo imposta il match alla "spagnola", mettendo in mostra un giro palla fittissimo, snervante e soprattutto inutile, visto che, tranne qualche fiammata di Iago Aspas, le mosse dei galiziani sono molto prevedibili. D'altro canto però l'Udinese non sembra in grado di costruire la manovra. In mezzo infatti Lasagna e Thereau non riescono a prendere nemmeno un pallone, mentre sulle fasce De Paul, Pezzella, Widmer e Matos faticano a sfondare. La prima palla gol è comunque bianconera. Nuytinck mostra di avere anche un buon piede, oltre la notevole stazza, e lancia perfettamente Pezzella. Il cross di quest'ultimo viene respinto, la palla poi finisce ad Hallfredsson che ha spazio e scarica il sinstro, mandando la sfera a lato di un soffio, a Villar battuto.
La partita viaggia su ritmi bassissimi, con il Celta mai pericoloso e l'Udinese che resta ferma all'occasione avuta con l'islandese. Tutto questo almeno fino al 43'. Percussione di Matos, il quale viene atterrato in area con modi apparentemente poco gentili, ma per Villanueva non ci sono gli estremi per il rigore. Sul ribaltamento di fronte la palla arriva a Iago Aspas, che viene strattonato da Pezzella, che concede quindi punizione e si becca il giallo. I galiziani battono il piazzato mettendo la palla in mezzo, Hallfredsson ci arriva di testa, ma, anzichè spazzarla, serve erroneamente Maxi Gomez (punta talentuosa seguita in passato anche dall'Udinese), che da solo a due passi dalla porta insacca (1-0). La squadra comunque non si disunisce e all'intervallo arrivano un po' di cambi per provare a dare una sterzata alla situazione.
È incredibile come in praticamente tutto il secondo tempo non succeda assolutamente nulla di rilevante, tranne che l'infortunio di Widmer, costretto a chiedere il cambio e che potrebbe avere un problema al flessore. Sarebbe una brutta tegola per Delneri, visto che l'unico ruolo dove non ha un ricambio è proprio quello del terzino destro. Poi, all'85', finalmente un episodio in favore dei bianconeri: Alì Adnan la spizza di testa, Garmendia è bravo a disturbare l'ultimo difensore, la palla arriva a Ewandro che calcia al volo, ma trova il miracolo di Ruben. La palla però torna al brasiliano, che a porta vuota insacca (1-1). È pareggio e per assegnare il trofeo si deve andare ai calci di rigore. Nella lotteria dei rigori, l'Udinese ne mette a segno tre, con Alì Adnan, sugli scudi con un cucchiaio (parola che in quel di Udine fa ancora tremare qualche muro), Fofana ed Ewandro. Il Celta Vigo invece ne realizza solo due, vedendosi parare ben due penalties da Bizzarri, tra cui anche l'ultimo, calciato da Guidetti. Le zebrette si aggiudicano quindi il trofeo dopo una partita ben giocata, ma che lascia alcune perplessità sulla prestazione del reparto offensivo. Testa ora a sabato, per l'esordio in Coppa Italia con il Frosinone.