L'amichevole contro l'AZ Alkmaar si potrebbe analizzare sotto tantissimi punti di vista, pur essendo una partita ufficialmente senza valore. Tante le cose belle emerse dalla sfida, ma anche qualche piccolo campanello d'allarme che non va sottovalutato. Delneri ha dato una fisionomia ben precisa alla sua squadra con i giocatori avuti fino a questo momento (un centroavanti con le caratteristiche di Bajic ancora non c'era) e contro gli olandesi è scesa in campo una compagine convinta dei propri mezzi e con una sua idea di gioco, cosa che è già un notevole passo avanti rispetto agli inizi delle precedenti stagioni, quando l'Udinese sembrava non avere la più pallida idea di cosa stesse facendo. C'è però da considerare che i due papabili titolari in attacco sembrano non avere troppo feeling con il gol. Lo schema di gioco è evidente: in mezzo bisogna recuperare il pallone ed attivare uno dei due esterni, poi questo, da solo o con l'aiuto del rispettivo terzino, può o puntare l'area o metterla in mezzo per una delle due mezzepunte. Infatti nella prima mezz'ora di gioco non sono Thereau e Lasagna ad essere i più pericolosi, ma De Paul e un inaspettato Matos. Il brasiliano è tra i giocatori più criticati e per ragioni concrete, ma in questo precampionato sta facendo bene, come nel precedente. Una sua cessione sembra improbabile (anche per l'assenza di offerte reali), vedremo quindi se è veramente cresciuto o se sia invece solo un fuoco di paglia. Sta di fatto che i bianconeri inizialmente soffrono un po' l'assalto olandese, poi ingranano e, grazie agli strappi improvvisi di Matos e De Paul, vanno anche vicini più volte alla rete. L'argentino in particolare ha la palla per sbloccare il match, ma fallisce clamorosamente (cosa che si ripeterà tante, troppe, volte nel corso del match).

Lasagna dev'essere più preciso sottoporta. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896
Lasagna dev'essere più preciso sottoporta. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896

Un'Udinese che sta dominando in campo prende gol alla mezz'ora e in modo abbastanza ingenuo. Calcio di punizione per l'AZ battuto sulla barriera, questa si apre e devia la palla in rete, a Scuffet pietrificato. Da bacchettare la retroguardia per il calo di tensione, da elogiare la squadra, perchè non perde nemmeno per un attimo la compattezza e continua a giocare come sa. L'ultimo quarto d'ora è un assedio in grande stile alla porta dei rossi, ma, un po' per un Bizot in splendida forma e un po' per l'imprecisione dei friulani, il gol non arriva. De Paul spedisce a lato un rigore in movimento. Thereau si vede alzare sopra la traversa una palombella calcolata col bilancino. Poi sempre l'argentino arriva al tu per tu con il portiere avversario, fallendo per l'ennesima volta. Legge del gol sbagliato gol subito che viene subito attuata dall'AZ, che in contropiede sorprende l'Udinese e insacca lo 0-2. In quarantacinque minuti gli olandesi hanno costruito solo due azioni pericolose, mettendole dentro entrambe, dall'altra parte troviamo una squadra bianconera che ha costruito tantissime palle da gol, tre nitidissime, fallendo a ripetizione. Gli errori in difesa sono inevitabili nell'arco di una partita, ma bisogna segnare, questo un po' il succo del primo tempo. Al netto delle assenze (pesanti, visto che mancavano sia Hallfredsson che Jankto, due titolarissimi), più che prendere a bastonate una difesa che in realtà non ha concesso quasi nulla ai propri avversari, bisognerebbe capire il perchè dei tanti errori sottoporta. Anche perchè Lasagna allo scadere della prima frazione riesce a innescare l'ennesimo uno contro uno con Bizot, battendolo... ma centrando il palo. Ovviamente non ci si può appellare solo alla sfortuna, ma, se la manovra c'è, prima o poi il gol deve arrivare.

Bizot para la palombella di Thereau. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896
Bizot para la palombella di Thereau. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896

Il secondo tempo segue un po' le stesse regole del primo nonostante i tanti cambi. L'AZ non combina quasi nulla e lascia completamente l'iniziativa all'Udinese. Con l'ingresso di Perica l'assedio si trasforma in assalto con l'ariete e alla fine un pezzo di muro olandese cade. Il croato infatti, grazie alla sua caparbietà, recupera un pallone in area avversaria e viene atterrato, ottenendo un rigore e segnandolo. L'ex Chelsea sembra giocare con tutt'altro piglio rispetto a Thereau. C'è però una differenza sostanziale. Il francese non solo è un senatore, ma è anche il giocatore che un colpo improvviso può risolverti la partita, al netto delle difficoltà fisiche (cosa che gli stava riuscendo, con quel pallonetto da fuori area che grida vendetta). Perica invece ha tantissima corsa, ma in area di rigore non dimostra lo stesso istinto da killer. Infatti, dopo aver segnato, è lui il faro dell'attacco, servendo bei palloni e facendosi vedere in area, ma, quando potrebbe colpire, liscia. Esempio lampante la girata al volo da solo in area ciccata. Il futuro è lui, ma anche quest'anno si può dire con relativa certezza che non arriverà alla doppia cifra, a meno di miglioramenti improvvisi. La gara comunque sembra stregata, fino all'area avversaria l'Udinese è quasi uno spettacolo, con Balic, Pezzella, De Paul e Widmer che giostrano benissimo, ma poi negli ultimi metri manca sempre qualcosa, o un pizzico di fortuna o di precisione. L'esempio che unisce entrambi i casi avviene al 73': Lasagna si ritrova defilato, ma solo contro Bizot, tiro a giro troppo strozzato e il portiere riesce a respingere con una mano (imprecisione), poi sulla ribattuta il pallone viene salvato sulla linea (sfortuna). Allo scadere poi il solito Perica si vede respingere il gol del pareggio che sembrava già fatto, con il portiere dell'AZ che para un colpo di testa ravvicinato con un riflesso da felino. Come ha detto Delneri, questa partita è stata decisa dagli episodi, la prestazione c'è stata, semplicemente non c'era verso di far entrare il pallone. Serata stregata in cui comunque esordito i neoacquisti Nuytinck e Bajic. Quest'ultimo è stato buttato dentro nell'ultimo quarto d'ora solo per farlo vedere al pubblico, visto che ha un solo allenamento con l'Udinese nelle gambe e si è visto. L'olandese invece non si può giudicare, visto che l'AZ in avanti è stato praticamente nullo, ma deve tenersi pronto, visto che contro Chievo e SPAL Danilo è squalificato e potrebbe già toccare a lui. Da valutare Perica, uscito in barella al triplice fischio per quella che sembra essere una distorsione. Esami strumentali in giornata.

Perica esulta dopo il gol. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896
Perica esulta dopo il gol. Fonte: https://www.facebook.com/pg/UdineseCalcio1896

Queste le dichiarazioni di Delneri a fine partita: "Sono soddisfatto, non avevamo giocatori importanti per questa partita, come Hallfredsson o Jankto. Bajic ha fatto quel che poteva, è appena arrivato e non volevo neanche schierarlo, ma era giusto presentarlo ai tifosi. Nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni da gol, indipendentemente dalla coppia d'attacco abbiamo prodotto, non ci sono quindi dualismi Thereau-Perica o Lasagna-Ewandro. Thereau era alla prima partita dopo diverso tempo, Perica ha giocato sempre, c'è differenza. Contiamo su tutti e cinque gli attaccanti che abbiamo. De Paul sta facendo bene in qualsiasi posizione, per me è un tornante, possibilmente a destra, dove con Widmer si trova bene. La difesa fa il suo e regge, non abbiamo concesso quasi nulla agli avversari anche stavolta, può capitare poi che ti vada storta per degli episodi, abbiamo giocato bene, abbiamo sfiorato più volte il gol, ma abbiamo perso lo stesso, nel calcio succede."