Roberto Mancini sa solo vincere. Quarta vittoria su quattro giornate di campionato e quest’ultima è quella che fa più rumore, sia per le dimensioni del risultato sia per l’avversario. Lo Zenit San Pietroburgo batte lo Spartak Mosca di Massimo Carrera campione in carica con un roboante 5-1 e vola a quota 12 punti. La gara non è mai stata in discussione: alla Saint-Petersburg Arena, i padroni di casa mettono in chiaro le cose già a fine primo tempo, chiuso con un doppio vantaggio grazie alle reti di Kokorin e di Erokhin. Il tris è firmato da Domenico Criscito al 57’, mentre il poker è servito da Kuzyaev con un gran destro all’incrocio dei pali; Promes realizza un calcio di rigore al 71’ per il goal della bandiera, ma 5 minuti più tardi l’autorete del portiere moscovita Rebrov ristabilisce le distanze.
Partita molto sentita dai tifosi sugli spalti e dai calciatori in campo: nel finale scoppia una rissa tra Smolnikov e l’ex milanista Luiz Adriano, entrambi espulsi dall’arbitro Vilkov. Da sottolineare la prova del capitano Mimmo Criscito, che torna a segnare in campionato dopo quasi 5 mesi e provoca l’autogoal del portiere avversario per il 5-1 finale; anche Paredes si è notato per delle buone giocate, così come l’altro argentino Mammana, al debutto con la maglia dello Zenit al fianco di Ivanovic in difesa. Molto male invece tutti i giocatori dello Spartak Mosca, nervosi e praticamente mai pericolosi; l’unico a salvarsi è l’olandese Quincy Promes, al terzo goal in 4 presenze da quando è arrivato in Russia.
Con questi tre punti, lo Zenit sale a quota 12, in testa insieme alla Lokomotiv Mosca, staccando il Grozny, uscito sconfitto dalla sfida in casa dell’Ufa; lo Spartak invece resta al decimo posto, con soli 5 punti conquistati in 4 gare. Mercoledì si ritorna già in campo: lo Zenit affronterà l’Ural in trasferta, mentre lo Spartak potrà riscattarsi in casa contro l’Arsenal Tula.